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[Minuta]
Tortona, 22 Dic. 1937 - XVI
Distintissimo Sig.r Sommariva mio grande Benefattore e Amico,
Buon Natale! Buona fine e buon Capo d’Anno!
Benché sia da poco che sono stato a farLe breve visita, - mi parrebbe tuttavia di mancare ad un mio elementare dovere, se non le mandassi almeno una parola di augurio per le Sante Feste e pel Capo d’Anno.
Care Sig.r Commendatore, muchas felicidates! Feliz Año nuevo! Bendigo a Vd. De todo corazon! - Largos anos de vida!
A Ud. Verdadero Amigo insigne Bienhechor de los pobrecitos asilos del Pequeño Cottolengo toda clase de vienes
… loro, ho dovuto imparare, più male che bene, un po’ di dialetti diversi; anmche un po’ d’arabo, perché qui ce n’è di tutte le provenienze: Bs. Aires è delle città più cosmopolite.
Gli infelici sono il mio più grande amore, sono Gesù Cristo! - sento che, stando vicino a loro e servendoli la mia vita di povero peccatore si purifica e posso salire l’altare meno indegnamente. Che Dio mi aiuti a vivere e morire pei nostri fratelli più infelici! - Caro Sig.r Comm.re, dica anche agli altri Membri del Consiglio la mia gratitudine, poiché mi avete dato modo di poter cooperare a fare un po’ di bene in Genova. Dove potete aiutarmi, aiutatemi, ché tutto va ad allargare la sfera della carità per le ricoverate, che ci avete affidato, e a fare di Paverano una istituzione, sotto ogni riguardo, degna di Genova, e di chi me lo ha dato.
Io spero tornare nel 37, ma vengo senza tesori: però confido