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[Minuta]

Bra 11 - 11 - 1912


Rev. mo e Cariss.mo Padre in G. C.


Sono parecchi giorni che meditava di scriverle qualche cosa, ed ora mi si presenta l’occasione. Ieri sera è venuto quell’uomo che Vostra Reverenza vide, e che si vuol ritirare qui da noi, ed è specialista specialmente nelle viti, ed al quale V. R. mi aveva detto permetteva fumare. Ieri sera pareva quasi risoluto di venire presto, poi disse che nel corso della settimana corrente ci farebbe la risposta. Io e Don Cremaschi lo abbiamo esortato a venire a passare qualche giorno fra noi e così fare una prova.

Le condizioni sarebbero queste: Egli lavora per la casa senza stipendio. La casa gli dà vitto, vestito, alloggio per tutta la vita ed un sigaro al giorno.

Egli ha 62 anni, ma è sano e robusto al pari di uno di 40.

Egli vuole una stanza esposta a mezzodì, e si assegnò una stanza al terzo piano. Porta tutta la sua mobiglia e biancheria, che dice di averne tanta perché essendo rimasto vedovo la moglie lo lasciò ben provvisto.

Se ha qualche cosa da osservare su questa condizione ci scriva subito.

2) Come le avrà già scritto D. Cremaschi sono giunti due chierici, uno di Bernesco Arnaldo; l’altro di Peschiera - Caraglio - Casa questo ultimo era andato per trovarlo e l’aveva in nota; ma poi avendomi detto che era andato a Nizza Marittima lo scancellai dal noter. È arrivato jeri sera condotto da D. Contardi il giovane di Airasca di 26 anni.

3) Io non so più nulla dei giovani dei quali diedi nota






















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a V. R., non so se possa scrivere a qualcuno onde esortarli a venire, perché può essere che scriva ad alcuno a cui V. R. ha già scritto.


[Sullo stesso foglio Don Orione postilla come segue:]

Scrivo a D. Luca in proposito: vi farà vedere la lettera