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[Lettera di terzi]

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Rev.do Don Sterpi,


Ho ricevuto la sua raccomandata. Quanto all’espresso da Lei ricevuto aperto, abbiamo notato che la busta era senza gomma, quindi lì per lì si sarà attaccata e poi si sarà aperta; ma dentro non c’era altro che quello che Lei ha accennato.

Ha scritto D. Robert e dice di non poter ritornare a causa del viaggio che le ferrovie sono tutte ingombre di soldati e anche della sua salute e che intanto egli pensa all’apertura di una casa per i Polacchi. Prega inoltre che gli si faccia rinnovare il celebret che gli è scaduto, ma io questo non faccio senza ordine del Direttore, quindi Lei faccia il favore a parlargliene e a darmi una risposta in proposito.

Vi è una signorina qui vicino a noi che desidera farsi suora. A quanto posso giudicare io, la vocazione mi sembra ferma, lo spirito buono.

Ne parlai col Direttore e dietro suo consiglio le proposi di venire nella nostra Congregazione: essa accettò volentieri.

I suo parenti, la nonna ed un fratello (i genitori sono morti) erano contrari, ma ora, vedendo la sua costanza, le hanno conceduto il consenso non solo, ma le dissero chiaro di far presto, perché o faceva come gli altri, partecipare a conversazioni divertimenti ecc. oppure una monaca in casa non la vedevano volentieri. Essa venne allora da me pregando se la potevamo ricevere subito, sia per le parole dei parenti, sia perché teme che abbiano a cambiar pensiero.

Ora io domando: Si costituiscono davvero le Suore da noi? Vi è già un gruppo costituito? Potrebbe costei essere ricevuta? Di dote per ora ha mille lire o poco più.

Che ci debbo rispondere. Desidero assai sapere il pensiero del direttore al riguardo, per non tenerla in pena, e perché anche essa possa dire qualche cosa alla famiglia.

Ho iniziato le pratiche per fare inscrivere Bartoli come infermiere all’assistenza
















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sanitaria dell’Ordine di Malta. Se il direttore non ha difficoltà vorrei farmici inscrivere anch’io, perché è vero che fui dichiarato inabile per un’ernia ma ne guarii perfettamente e a giudizio dei dottori non me avrò più fastidio, come difatti in questi dieci anni, dacché fui operato, non ne risentii più, benché non mi abbia mai nessun riguardo; quindi se, come dicono, in caso di guerra, dovessero far passare un’altra visita, temo di essere preso.

Noi stiamo bene, salvo Bartoli, che si lamenta di un po’ di mal di testa, ma continua ad andare a scuola - ci raccomandiamo alle sue preghiere.


Mi creda aff. nel Signore

G. Adaglio


[Sullo stesso foglio Don Orione aggiunge quanto segue:]

Obiezioni contro la confessione

Chiesa Anglicana Episcopale - Non voglio che i preti sappiano i miei affari

Non ho dolore - venite a confessarvi (Curato d’Ars).

Io sono il Missionario dei peccati grossi e di quelli che non vanno mai a fare pasqua.

ricercare i vostri peccati

una montagna - bisogna salvarsi

Micase non si è obbligati a confessare i peccati che si capisce che sono mortali.


prodigo Napoleone S. Elena

Se anche aveste messo il veleno nella scodella o le mani tinte nel sangue di vostra madre.

il Padre Missionario – marciapiedi

Non ho peccati

Machiavelli - Cristof. Colombo – Coppel

Più che i capelli – bestemmia

Invenzione dei Preti non c’è perdono senza contrizione

Gaudium magnum erit in coelo super uno peccatore poenitentiam agente.