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[Da copia dattiloscritta. Articolo di Don Orione, stampato su “Il giovane Italiano”, Sabato 12 settembre 1931 - Anno XXXI -n.37 - la copia del Giornale trovasi in Relaz. R.15.I.
Rocca Gaspare.]
Borgonovo Val Tidone sett. 1931 IX
La mia ora di guardia
Trattenevasi un giorno il Beato Cottolengo a parlare col Re Carlo Alberto, nel palazzo reale di Torino e presso una finestra che dà sulla piazza.
Il Re, che voleva assai bene al Cottolengo, manifestò qualche timore sulla sorte avvenire della Pia Opera fondata dal Beato; e, fissando lo sguardo nel sant’uomo, gli disse:
“Caro canonico, il Signore ce la conservi; ma ella ha già pensato al suo successore? Se mai Lei morisse, che cosa diverrebbe della Piccola Opera della Divina Provvidenza?
- Maestà, - rispose il Cottolengo, dubita della Divina Provvidenza? – Là in basso che al portone del palazzo si fa il cambio della sentinella? Ecco, un soldato bisbiglia all’orecchio dell’altro una parola; questi si ferma col fucile alla spalla e quell’altro se ne va, quasi senza he nessuno se ne sia accorto. E la sentinella continua: fa il suo dovere. Così sarà per la Piccola casa. Io sono una sentinella e un nulla: ma, quando la Divina Provvidenza lo voglia, dirà una parola ad un altro, che verrà a prendere il mio posto, monterà la guardia e la sentinella continua.
Ammirato il Re di risposta sì semplice, bella tutt’insieme e spiritosa: carissimo canonico, gli disse, Le auguro che la Divina Provvidenza La accompagni sempre e dovunque; faccia tutto come il Signore la ispira.
Amici e Benefattori dei fanciulli abbandonati, raccolti dalla carità del compianto Padre Paolo Ligutti nell’Istituto Vittorio Emanuele III° di Borgonovo Val Tidone, Padre Paolo è stato chiamato dal Signore, or è più di un anno, e da questa misera vita è passato, confidiamo, a vita beata.
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Dalla mano di Dio Egli certo ha già ricevuta quella eterna ricompensa che Gesù ha promesso a chi, nel Suo Nome raccoglie l’orfano e il derelitto, veste gli ignudi, dà pane a chi ha fame.
Che sta ora succedendo all’Istituto di Borgonovo, fondato da Padre Paolo?
Null’altro che il cambio di guardia: e la sentinella continua.
Quel Dio che, per le opere della sua bontà sulla terra suole scegliere deboli per confondere i forti, e quello che non è, per confondere quello che, agli occhi del mondo, è; Lui, il Signore, non ha trovato sulla terra creatura più vile di me, perciò ha mandato me a continuare l’opera benefica del Padre Paolo, affinché si conosca che ogni bene è da Lui e non dalla creatura, e nessuno possa gloriarsi al cospetto suo, e chi si gloria si glorî nel Signore.
E così silenziosamente, comincia all’Istituto de’ poveri fanciulli di Borgonovo V.T. la mia ora di guardia.
E comincia nel nome di Dio e con la più ampia benedizione di Sua Eccellenza Reverendissima Mgr. Ersilio Menzani, Vescovo di Piacenza, che ha tanto a cuore l’avvenire di questi cari figliuoli. E il buon Gaspare Rocca che fu già il braccio destro del Fondatore, con lo stesso spirito di bene che lo ha sempre animato, continuerà a dare tutta la sua mirabile attività, il suo cuore e la vita in aiuto e a conforto della nuova sentinella.
E l’opera del Padre Paolo - Deo Adiuvante - si consoliderà e prospererà sempre più, a salvezza di tanti fanciulli abbandonati.
L’ora di guardia è cominciata; ma non sarò già una rigida sentinella, no! Sarò un padre, e voglio essere un padre in Cristo dal cuore grande! E la carità nell’accogliere i fanciulli abbandonati, non sarà misurata col metro.
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E coi giovani voglio avere pazienza e dilezione senza fine.
I giovani non sono forse di chi li illumina, di chi li istruisce, di chi li ama?
Mi aiuti dunque Iddio ad amarli questi poveri fanciulli, sì e come il Padre Paolo li ha santamente amati: che io li ami di quella affocata e soavissima carità come Gesù ha amato e ama i piccoli e i poveri!
E così mi dia il Signore di camminare sulle orme del pio Fondatore, educando questi cari figliuoli, ad onesto vivere cristiano e civile, all’amore d’Italia e al lavoro, sviluppando poi, a suo tempo, la tanto benefica istituzione, sì che essa sia sempre più degna del Nome augusto che porta e della benevolenza e dell’affetto ond’è circondata e sostenuta dalle Autorità e dal pubblico.
Vogliano tutte le autorità sì della Provincia che del Comune di Borgonovo, - alle quali mando il più riverente saluto: vogliano gli Amici e Benefattori dell’Opera e i lettori del “Giovane Italiano” continuare all’umile Istituto quella benevolenza onde gli furono sempre larghi, - e le ossa benedette del Padre Paolo esulteranno di gioia!
Pregherò e farò pregare ogni giorno per i buoni e generosi, che aiuteranno moralmente e materialmente questi miei cari figliuoli in X.sto.
Essi verranno educati a sensi di profonda riconoscenza e, spero saranno sempre memori e grati verso quanti avranno fatto loro del bene.
“Confortato dalla grazia del Signore: sorretto dalla celeste protezione di Maria SS. e di San Vittore e dalla saggezza dei miei Superiori: coadiuvato dalla bontà intelligente e lunga esperienza del Signor Rocca, nonché dallo zelo delle ottime Reverende Suore e dalla buona volontà e corrispondenza dei giovani - ho fede di poter dare, un giorno, in essi, alla Chiesa dei figli devoti e di vita veramente cristiana e alla cara nostra Patria degli onesti e
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buoni padri di famiglia, dei cittadini laboriosi, onorati, degni del grande avvenire della nuova Italia.”
La Divina Provvidenza stenda sempre più maternamente le sue ali sopra l’“Istituto Vittorio Emanuele III°” pei fanciulli abbandonati di Borgonovo Val Tidone e provincia di Piacenza, e la Santa Madonna “Mater Dei” ci conforti e benedica tutti!
Sac. Luigi Orione
Della Piccola Opera della Divina Provvidenza