V096T176 V096P176

[Da copia dattiloscritta]

(1933. 13. c.) - Copia dattilografata (1933)


Distinto Signor Lanzoni,


Riferendomi alla Sua gradita del 30 maggio, sono lieto di poterle dare le migliori notizie riguardo alla salute del suo caro Vinicio. Meglio di così non potrebbe stare. Perché non scriva, precisamente non so, è un po’ nel carattere del ragazzo di non essere troppo diligente, anche in quei doveri che ha verso i suoi più cari. Con questo non dico che egli non abbia cuore, no, senza un po’ di … ce l’ha. Egli qui non potrà più stare per il prossimo anno scolastico; sarebbe buona cosa che andasse a Voghera quanto prima e là desse gli esami per passare in quarta ginnasiale, insieme con i nostri Chierici che si trovano in quel Seminario; con noi potrà fare la IV. vicino alla famiglia, a Voghera stessa o nella villa di Montebello della Battaglia a 6 chilometri da Voghera. È un posto molto bello, era la villa di un ricco Marchese di Genova. Se egli è promosso subito alla prima sessione d’esame, Don Orione certamente lo lascierà venire un poco in famiglia, se invece non fosse promosso in tutto lo farà venire dopo l’esame di riparazione. Comunque, trovandosi molto più vicino a Milano la sua Mamma e Lei lo potranno vedere assai di frequente.

Che se invece egli volesse entrare in qualche Seminario, l’esame che darà e l’attestato di buona condotta che gli rilascieremo gli apriranno facilmente la porta del Seminario stesso.

Il ragazzo è buono, ma è debole di volontà e anche un po’ leggerino, per cui bisognerà che si metta con impegno, se vuole riuscire e che coltivi di più lo spirito di pietà, come si addice a buon chierico, sia che resta con noi o sia che intenda essere un Sacerdote di Diocesi.

La famiglia decida circa gli esami da darsi a Voghera  (io non saprei e poi qui da Roma c’è sempre qualcuno che potrà accompagnarlo in Alta Italia a Voghera stessa.


















V096P177


M’è assai gradito rinnovare alla S. V. e famiglia la espressione di tutta la mia stima.


Di lei distinto Signore



Lettera dettatami da Don Orione per il Signor Lanzoni e firmata dal sottoscritto


(f.to) Don Orlandi