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[Minuta]
... stessi capelli neri a ricci fini e lucenti, lo stesso schietto sorriso.
Ma lei ... non c’era lei a vederlo crescere così bello e così robusto; lei, povera madre, che aveva pregato tanto per il suo figliuolo, che aveva vegliate tante notti, presso la sua culla, cucendogli al queto chiarore della lucernina ad olio i modesti abitini ...
Che silenzio dolce e pieno di pace era allora nella stanza!
S’udiva solo il lieve urto dell’ago contro il ditale, a spessi e uguali intervalli. E Giorgino?
Povero Giorgino! Dormiva tranquillo e l’angelo custode gli vegliava accanto; ora, l’angelo era volato via e la casa era vuota. Come era tutto cambiato!
Gli rimaneva, unico tesoro, quel bimbo.
Sentì una tenerezza nuova, piena di accoramento, per quell’esserino ignaro e fiducioso che sorrideva alla vita e non sapeva quale tremenda sventura era già caduta su lui.
Gli si avvicinò; lo sollevò sulle braccia, verso la Madonna quasi volesse dirLe: fa tu, da Madre a questo povero orfano, baciandolo affannosamente, fissandolo negli occhi, quegli begli occhi limpidi e sorridenti, ed esclamò quasi parlando a se stesso,