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[Minuta]

A fr. Biagio ho risposto risposii brevemente dicendogli che stimava conveniente scrivere per esteso riferire in disteso a V. Eminenza, anche perché questo l’atteggiamento assunto dalla Pro Zancla non è che il primo pronunciamento di una tutta una dolorosa situazione che si viene creando va creandosi qui.

A fra Biagio Non poteva dire tutto a fr. Biagio, In questa specie poiché il Questo memoriale che invio tocca non solo solo la questione della Pro Zancla, ma persone e cose assai delicate: non mi pare ho dovuto essere lungo ma necessario che la Santa Sede sia informata di tutto.

Vostra Eminenza si degni, se appena Le è possibile, di leggere; io ho pregato fra Biagio che prima avanti di scrivere rispondere qui senta Vostra Eminenza Rev.ma.

Nella seconda parte descrivo parlo della mia dolorosa situazione qui: io però

































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sono e voglio essere ai piedi della Chiesa come un bambino ai piedi di sua madre non domando altro a Nostro Signore che di conoscere e di compiere in me la volontà del S. Padre e di fa e di fare e la grazia di farla e di eseguirla sino alla morte.

Io mi Per grazia di Dio, non voglio avere volontà che la volontà del Papa: io non voglio libertà, ma voglio la libertà del Papa e che questa Sua libertà si possa esercitare, prima di tutto, disponendo come gli pare e piace di me, suo indegnissimo ma affezionatissimo figliuolo. Io e i miei in questi terribili momenti per la Chiesa, non badiamo né a noi né alla stessa Congregazione; sopra tutti i nostri pensieri, e il supremo nostro amore e desiderio è poter vivere e servire la S. Chiesa, e, se facesse d’uopo, morire per il S. Padre la da figli umili e fedeli, servire la S. Chiesa in tutto e sempre e nello spirituale e nel temporale.

Io poi questo sento di doverlo fare anche per l’esempio dei miei Chierici.