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[Minuta]
Agli Orfani dei Soldati spalanchino le porte!
Saranno
trattati con tutte le delicatezze, con tutto il rispetto sacro dovuto
agli orfani e anche dovuto alle loro madri cioè a tante povere
vedove che alla guerra hanno dato il dolore domestico più grande e
la più grande sciagura della loro vita.
I
vostri figli, o soldati, saranno cresciuti in modo da essere il più
valido sostegno il più dolce conforto alla forte, fida e dolorante
compagna della vostra vita! non uno degli orfani deve andare
abbandonato: Cappellani, mandate a noi i figli dei vostro gloriosi
caduti! non temete nulla a loro mancherà : la carità di Cristo è
inesauribile!
… per
la pratica e rapida soluzione del grave problema.
Fatta
questa dolorosa spiacevole constatazione,(e riserbandoci di dire di
più, se occorra), in avvenire siamo ben lieti che lo Stato si mostri
oggi disposto a riconoscere i diritti degli orfani di guerra: i loro
padri sono morti per il beneficio dello Stato della collettività
dello Stato, dunque lo Stato ha contratto un debito di giustizia
verso i piccoli superstiti: lo Stato penserà agli orfani anche per
assicurare la pace sociale in Italia lo farà per mosso da imperitura
gratitudine verso i caduti e per senso di pietà verso i loro teneri
loro figli dei vostri camer. E bene sta …
Come
stanno bene le varie opere di assistenza e di xxx dell’orfano di
guerra che sono sorte qua e là benché e le saluteremo vorremmo
tutte poterle salutare con senza sospetto e senza reticenza; ciò
che, per oggi, non possiamo non ci è dato.
Queste
Opere son molte: l’Opera Nazionale per gli Orfani dei contadini.
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Domani
Lo Stato dunque farà quello che dovrà : le altre Opere private
faranno quello che crederanno o che potranno; ma, intanto? Intanto il
bisogno di ricoverare gli orfani urge e le richieste affluiscono
bisogna provvedere a dar pane e ricovero agli orfani.
Molte
opere sono tamburi
elettorali
e una indegna speculazione di ambizioni sulla orfanità. Ma di
questo, a dopo la guerra: allora gli indegni si aspettino di essere
flagellati senza pietà. Ma che s’è fatto intanto fin qui di
efficace pro
Orfani?
La
maggior parte dei Patronati si trova ancora “alla ricerca affannosa
di mezzi per attuare gli scopi che si propone” così scrive su una
sua Circolare scrive Mario Casalini, il Segretario Generale
dell’Opera Nazionale per gli Orfani dei contadini morti in guerra,
che si onora della Presidenza di Luigi Luzzatti opera questa molto
seria costituita da persone personalità serie scelte da tutti i
settori delle due camere.
Ma
voi cari orfanelli, avete più che delle chiacchere di tanti
Comitatini e Comitatoni avete urgente bisogno di essere accolti e di
non essere più oltre lasciati in abbandono; poveri piccini!
Avete
bisogno di non essere gettati in mano di speculatori di vanità né
di ebrei o di protestanti. Eccovi o poveri o cari piccini che
Sant’Antonio vi apre la sua Casa dove nulla vi mancherà di quanto
è necessario al vostro corpo alla vostra età e al vostro spirito e
avrete qualche cosa di più poiché Gesù Cristo non ha moltiplicato
solo il pane, che era lo strettamente necessario ma volle
moltiplicare anche il pesce.
La
Colonia Agricola di S. Antonio è un Istituto cattolico e italiano è
tenuto aperto col sudore, col sacrificio colla vita di gente che
sente e che sa vana qualunque opera
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educatrice
non basata sul principio religioso, e che saprà per gli orfani fare
i sacrifici più umili, più nascosti, più paterni. Qui avrete col
pane pel corpo quanto avete bisogno per lo spirito perché non di
solo pane vive l’uomo
Voi,
o orfani
Lasciate
che altri chiac facciano delle chiacchere.
Voi
che siete orfani della guerra? venite a noi! All’ombra di
Sant’Antonio non vi mancherà una buona e paterna educazione
cristiana, civile e professionale. Voi non avete più padre? Vi
faremo da padri! E voi sarete cresciuti secondo
i buoni sentimenti e i desideri santi
degli eroi che per la patria hanno dato il loro sangue!
Forse
essi non sanno i sacrifici nascosti che per gli orfani dei nostri
soldati molti preti e frati s’impongono non sanno quanto parcamente
da essi si viva per dar pane a un orfano di più per accogliere
qualche orfano di più.
Ma
la guerra cont non finisce, e le domande degli orfani affluiscono.
E chi ci aiuterà?
Oh
quanto bene di più potremmo si potrebbe fare: quanti più poveri
orfanelli sarebbero subito tolti dall’abbandono e avviati ad un
onesto vivere cristiano e civile, se tutti ci ci ajutassero vivamente
e se tutti sentissero che il dovere i doveri sacrosanti che ogni ha
non solo lo Stato il senso di pietà, che ogni italiano deve avere
per questi orfani che nei quali
palpita l’anima vera
d’Italia e dai quali dipende tanta parte del Suo avvenire: che è
vana è qualunque opera educatrice non basata sul principio
religioso."
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I
vostri figli sono un pegno sacro - ad essi tutte le migliori nostre
energie: tutti gli affetti più santi del nostro cuore per perpetuare
in essi incontaminata la fede religione dei padri e il nome vostro, o
Soldati, che il vostro sangue ha reso glorioso sulle frontiere
d’Italia! Né noi crediamo fare più di quel che dobbiamo. Dare la
vita per la salvezza delle anime, non è eroismo, è ciò che un
Sacerdote deve. Dare la vita per gli orfani della guerra per chi già
la vita ha consacrata agli umili, ai piccoli di Gesù Cristo non è
solo oggi un’esigenza: è nostro elementare dovere e grande
conforto dell’anima.
Il
Signore sarebbe troppo buono con noi, se ci desse di poter fare di
noi un altare di fede, di consumare i nostri giorni vivendo come una
lampada in mezzo ai nostri orfani nel Suo amore ...
Cari
Soldati, quando contro di noi preti e frati sentirete ancora urlare
qualcuno della piccola genia degli stolti, compatiteli
e
amateli
come facciamo noi amateli
di grande amore in Cristo Crocifisso; Forse essi non sanno gli i
sacrifici che per gli orfani della guerra fanno molti preti e frati
si impongono: io ne conosco parecchi, che vivono molto molto
parcamente per fare dare pane e poter accogliere qualche orfano di
più: non hanno addosso che un misero abito logoro e avuto da altri
in carità, per vestire del loro gli orfani: non hanno più letto,
per avere dato tutto agli orfani!
Senza
gravi sacrifici tutti i soldati italiani possono concorrere, e la
mesta Colonia Agricola di Sant’Antonio che già accoglie più di 40
orfani potrà in breve avere ammettere un’altra schiera avere un
vero e proprio battaglione di orfani dei prodi che diedero la vita
per la Patria.
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Bisogna
provvedere a questo - il governo lo farà per senso di giustizia lo
farà per assicurare la pace sociale in Italia.
La
questione degli orfani è delicata questione. Lo Stato pare disposto
a riconoscere i diritti degli orfani di guerra diritti veramente
imprescindibili basati sulla propria stretta e rigorosa giustizia
imperitura gratitudine a voi, o soldati generosi, per la vostra
profonda pietà verso i teneri figli dei vostri camerati caduti.
I
padri sono morti per il beneficio dello Stato, dunque lo Stato ha
contratto un debito di giustizia verso tutti i superstiti.
Domani
lo Stato farà quello che crederà quello che dovrà ma intanto oggi,
o cari orfanelli, voi avete urgente bisogno di essere accolti: e
intanto non sarà mai che abbiate ad andare raminghi, poveri
piccini,! I vostri padri sono morti e compiono per la patria il
supremo sacrificio: dando il sangue per essa: come non sentiremo
profonda pietà per voi, o teneri orfanelli? Lo Stato, certo, ha un
debito di giustizia verso di voi che adempirà, ma in questi giorni
in ogni parte d’Italia e sotto tutte le più svariate mances
dell’iride politica: chi scrive ha sentito molti progetti molte
chiacchere e pochi pochi fatti ma deve con profonda e melanconia e
disgusto constatare che, finora, poco poco si è fatto per gli
Orfanelli per queste pietose vittime indirette della guerra. Si è
molto parlato parla di un Istituto Nazionale che coordini integri
indirizzi tutte le opere pubbliche e private che si occupano di
orfani di guerra, - ma in realtà in
pratica
che s’è fatto finora per gli orfani?
Vi
è l’Opera Nazionale per gli Orfani dei Contadini morti
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Essi
pregheranno per voi. Da tutti, pur militanti in diversi campi
politici, si deve sentire il dovere di collocare il lavoro pro
orfani
della guerra sopra e fuori di qualsiasi preconcetto partigiano.
Noi
confidiamo nell’opera valida e illuminata dei Cappellani e nello
nel cuore generoso dei soldati.
Voi
soldati avete il dovere e il diritto di combattere per la
conservazione e la grandezza della patria, per la quale combattendo
voi soldati combattete non soltanto per la conservazione dei vostri
beni della vostra famiglia, della vostra sposa, dei vostri figli, ma
per i beni di tutti, per le case di tutti, per le spose per le madri
per i figli di tutti.
Ebbene
come il vostro braccio così il vostro obolo sia anche per i figli di
tutti i caduti.
Quanto
bene di più potremo fare: quanti orfani di soldati saranno tolti
dall’abbandono e avviati ad onesto vivere cristiano e civile!
I
generosi - e speriamo siano molti, siano tutti gli italiani - avranno
benemeritato della Religione della Patria! Soldati d’Italia,
coraggio! non sentite che la nostra anima è piena di fede e di
giovinezza? Cappellani Militari mandateci i figli dei vostri gloriosi
caduti.
Agli
orfani degli eroi noi spalanchiamo le porte della Colonia Agricola
noi spalanchiamo il
cuore.
Essa
è per Iddio - per la Chiesa per gli Orfani. La carità di Gesù
Cristo è inesauribile, non temete!