V096T361 V096P331

[Minuta]

Agli Orfani dei Soldati spalanchino le porte!


Saranno trattati con tutte le delicatezze, con tutto il rispetto sacro dovuto agli orfani e anche dovuto alle loro madri cioè a tante povere vedove che alla guerra hanno dato il dolore domestico più grande e la più grande sciagura della loro vita.

I vostri figli, o soldati, saranno cresciuti in modo da essere il più valido sostegno il più dolce conforto alla forte, fida e dolorante compagna della vostra vita! non uno degli orfani deve andare abbandonato: Cappellani, mandate a noi i figli dei vostro gloriosi caduti! non temete nulla a loro mancherà : la carità di Cristo è inesauribile!

per la pratica e rapida soluzione del grave problema.

Fatta questa dolorosa spiacevole constatazione,(e riserbandoci di dire di più, se occorra), in avvenire siamo ben lieti che lo Stato si mostri oggi disposto a riconoscere i diritti degli orfani di guerra: i loro padri sono morti per il beneficio dello Stato della collettività dello Stato, dunque lo Stato ha contratto un debito di giustizia verso i piccoli superstiti: lo Stato penserà agli orfani anche per assicurare la pace sociale in Italia lo farà per mosso da imperitura gratitudine verso i caduti e per senso di pietà verso i loro teneri loro figli dei vostri camer. E bene sta …

Come stanno bene le varie opere di assistenza e di xxx dell’orfano di guerra che sono sorte qua e là benché e le saluteremo vorremmo tutte poterle salutare con senza sospetto e senza reticenza; ciò che, per oggi, non possiamo non ci è dato.

Queste Opere son molte: l’Opera Nazionale per gli Orfani dei contadini.























V096P332


Domani Lo Stato dunque farà quello che dovrà : le altre Opere private faranno quello che crederanno o che potranno; ma, intanto? Intanto il bisogno di ricoverare gli orfani urge e le richieste affluiscono bisogna provvedere a dar pane e ricovero agli orfani.

Molte opere sono tamburi elettorali e una indegna speculazione di ambizioni sulla orfanità. Ma di questo, a dopo la guerra: allora gli indegni si aspettino di essere flagellati senza pietà. Ma che s’è fatto intanto fin qui di efficace pro Orfani?

La maggior parte dei Patronati si trova ancora “alla ricerca affannosa di mezzi per attuare gli scopi che si propone” così scrive su una sua Circolare scrive Mario Casalini, il Segretario Generale dell’Opera Nazionale per gli Orfani dei contadini morti in guerra, che si onora della Presidenza di Luigi Luzzatti opera questa molto seria costituita da persone personalità serie scelte da tutti i settori delle due camere.

Ma voi cari orfanelli, avete più che delle chiacchere di tanti Comitatini e Comitatoni avete urgente bisogno di essere accolti e di non essere più oltre lasciati in abbandono; poveri piccini!

Avete bisogno di non essere gettati in mano di speculatori di vanità né di ebrei o di protestanti. Eccovi o poveri o cari piccini che Sant’Antonio vi apre la sua Casa dove nulla vi mancherà di quanto è necessario al vostro corpo alla vostra età e al vostro spirito e avrete qualche cosa di più poiché Gesù Cristo non ha moltiplicato solo il pane, che era lo strettamente necessario ma volle moltiplicare anche il pesce.

La Colonia Agricola di S. Antonio è un Istituto cattolico e italiano è tenuto aperto col sudore, col sacrificio colla vita di gente che sente e che sa vana qualunque opera


























V096P333


educatrice non basata sul principio religioso, e che saprà per gli orfani fare i sacrifici più umili, più nascosti, più paterni. Qui avrete col pane pel corpo quanto avete bisogno per lo spirito perché non di solo pane vive l’uomo

Voi, o orfani

Lasciate che altri chiac facciano delle chiacchere.

Voi che siete orfani della guerra? venite a noi! All’ombra di Sant’Antonio non vi mancherà una buona e paterna educazione cristiana, civile e professionale. Voi non avete più padre? Vi faremo da padri! E voi sarete cresciuti secondo i buoni sentimenti e i desideri santi degli eroi che per la patria hanno dato il loro sangue!

Forse essi non sanno i sacrifici nascosti che per gli orfani dei nostri soldati molti preti e frati s’impongono non sanno quanto parcamente da essi si viva per dar pane a un orfano di più per accogliere qualche orfano di più.

Ma la guerra cont non finisce, e le domande degli orfani affluiscono. E chi ci aiuterà?

Oh quanto bene di più potremmo si potrebbe fare: quanti più poveri orfanelli sarebbero subito tolti dall’abbandono e avviati ad un onesto vivere cristiano e civile, se tutti ci ci ajutassero vivamente e se tutti sentissero che il dovere i doveri sacrosanti che ogni ha non solo lo Stato il senso di pietà, che ogni italiano deve avere per questi orfani che nei quali palpita l’anima vera d’Italia e dai quali dipende tanta parte del Suo avvenire: che è vana è qualunque opera educatrice non basata sul principio religioso."



























V096P334


I vostri figli sono un pegno sacro - ad essi tutte le migliori nostre energie: tutti gli affetti più santi del nostro cuore per perpetuare in essi incontaminata la fede religione dei padri e il nome vostro, o Soldati, che il vostro sangue ha reso glorioso sulle frontiere d’Italia! Né noi crediamo fare più di quel che dobbiamo. Dare la vita per la salvezza delle anime, non è eroismo, è ciò che un Sacerdote deve. Dare la vita per gli orfani della guerra per chi già la vita ha consacrata agli umili, ai piccoli di Gesù Cristo non è solo oggi un’esigenza: è nostro elementare dovere e grande conforto dell’anima.

Il Signore sarebbe troppo buono con noi, se ci desse di poter fare di noi un altare di fede, di consumare i nostri giorni vivendo come una lampada in mezzo ai nostri orfani nel Suo amore ...

Cari Soldati, quando contro di noi preti e frati sentirete ancora urlare qualcuno della piccola genia degli stolti, compatiteli e amateli come facciamo noi amateli di grande amore in Cristo Crocifisso; Forse essi non sanno gli i sacrifici che per gli orfani della guerra fanno molti preti e frati si impongono: io ne conosco parecchi, che vivono molto molto parcamente per fare dare pane e poter accogliere qualche orfano di più: non hanno addosso che un misero abito logoro e avuto da altri in carità, per vestire del loro gli orfani: non hanno più letto, per avere dato tutto agli orfani!

Senza gravi sacrifici tutti i soldati italiani possono concorrere, e la mesta Colonia Agricola di Sant’Antonio che già accoglie più di 40 orfani potrà in breve avere ammettere un’altra schiera avere un vero e proprio battaglione di orfani dei prodi che diedero la vita per la Patria.


























V096P335


Bisogna provvedere a questo - il governo lo farà per senso di giustizia lo farà per assicurare la pace sociale in Italia.

La questione degli orfani è delicata questione. Lo Stato pare disposto a riconoscere i diritti degli orfani di guerra diritti veramente imprescindibili basati sulla propria stretta e rigorosa giustizia imperitura gratitudine a voi, o soldati generosi, per la vostra profonda pietà verso i teneri figli dei vostri camerati caduti.

I padri sono morti per il beneficio dello Stato, dunque lo Stato ha contratto un debito di giustizia verso tutti i superstiti.

Domani lo Stato farà quello che crederà quello che dovrà ma intanto oggi, o cari orfanelli, voi avete urgente bisogno di essere accolti: e intanto non sarà mai che abbiate ad andare raminghi, poveri piccini,! I vostri padri sono morti e compiono per la patria il supremo sacrificio: dando il sangue per essa: come non sentiremo profonda pietà per voi, o teneri orfanelli? Lo Stato, certo, ha un debito di giustizia verso di voi che adempirà, ma in questi giorni in ogni parte d’Italia e sotto tutte le più svariate mances dell’iride politica: chi scrive ha sentito molti progetti molte chiacchere e pochi pochi fatti ma deve con profonda e melanconia e disgusto constatare che, finora, poco poco si è fatto per gli Orfanelli per queste pietose vittime indirette della guerra. Si è molto parlato parla di un Istituto Nazionale che coordini integri indirizzi tutte le opere pubbliche e private che si occupano di orfani di guerra, - ma in realtà in pratica che s’è fatto finora per gli orfani?

Vi è l’Opera Nazionale per gli Orfani dei Contadini morti



























V096P336


Essi pregheranno per voi. Da tutti, pur militanti in diversi campi politici, si deve sentire il dovere di collocare il lavoro pro orfani della guerra sopra e fuori di qualsiasi preconcetto partigiano.

Noi confidiamo nell’opera valida e illuminata dei Cappellani e nello nel cuore generoso dei soldati.

Voi soldati avete il dovere e il diritto di combattere per la conservazione e la grandezza della patria, per la quale combattendo voi soldati combattete non soltanto per la conservazione dei vostri beni della vostra famiglia, della vostra sposa, dei vostri figli, ma per i beni di tutti, per le case di tutti, per le spose per le madri per i figli di tutti.

Ebbene come il vostro braccio così il vostro obolo sia anche per i figli di tutti i caduti.

Quanto bene di più potremo fare: quanti orfani di soldati saranno tolti dall’abbandono e avviati ad onesto vivere cristiano e civile!

I generosi - e speriamo siano molti, siano tutti gli italiani - avranno benemeritato della Religione della Patria! Soldati d’Italia, coraggio! non sentite che la nostra anima è piena di fede e di giovinezza? Cappellani Militari mandateci i figli dei vostri gloriosi caduti.

Agli orfani degli eroi noi spalanchiamo le porte della Colonia Agricola noi spalanchiamo il cuore.

Essa è per Iddio - per la Chiesa per gli Orfani. La carità di Gesù Cristo è inesauribile, non temete!