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[Minute]
Alla Divina Provvidenza,
A
Te, o santa Provvidenza amorevole
santissima
del mio Dio, che come madre pensi vegli e disponi ogni cosa in numero
peso e misura, e non manchi mai, e ti incarichi di tutto alla buona e
in Domino,
e tutto fai soavemente.
A
Te, o Divina Provvidenza che eleggi le cose stolte del
mondo
della terra per confondere i sapienti del mondo: che
e scegli ed eleggi le cose più deboli e direi quasi le cose che sono
nulla
non
sono
non sono per confondere le
cose
quelle che sono secondo la
vista umana
il modo di vedere umano e
quelle che sono
affinché nessun uomo si dia vanto se non nel Nome santissimo di Dio.
A
Te, che, scegliendo per tuo ministro fedele il Beato
Giuseppe
Cottolengo,
ha voluto in
questi tempi
più che confondere il secolo traviato dal razionalismo e il
secolo traviato
di materialismo trarlo a te, o Signore con la
una
grande opera di fede e di carità il
secolo traviato
che è un miracolo continuato
perenne. e
hai voluto dare
A Te, o Divina Provvidenza nel Cottolengo alla Santa Chiesa Cattolica
nostra Madre e alla nostra Patria amata, l’Italia, un pegno di
affetto immenso e una nuova luce di fede e accendere un fuoco di
dolce e santissimo amore di Dio e degli uomini e dare il più grande
splendido esempio di cristiana fratellanza e di vera civiltà.
A Te, o Divina Provvidenza che, amando tutte le cose che esistono e non ne odiando né abbandonando alcuna di quelle che hai
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A Te, o Provvidenza amorosa del mio Dio, che vegli e disponi ogni cosa con mano materna.
A
Te, o Santa e Divina Provvidenza, che eleggi le cose stolte del mondo
per confondere i sapienti del mondo: e le
cose deboli
scegli ed eleggi le cose deboli per confondere le forti, affinché
nessun uomo si dia vanto se non nel Nome Santissimo di Dio.
A
Te, che scegliendo per tuo fedele ministro il Beato Giuseppe
Cottolengo, hai voluto dare alla Santa Chiesa Cattolica nostra Madre
e alla amata nostra Patria l’Italia un pegno di affetto immenso e
una
nuova luce di fede e di carità, di civiltà
cristiana
vera cristiana fratellanza e di civiltà.
A
Te, o Divina Provvidenza del mio amato Signore Gesù che anche nella
nostra cara Genova nostra
hai voluto aprire da un anno un’umile Casa di Carità che è stata
benedizione del Cielo per i nostri fratelli più poveri e più
derelitti
abbandonati
Anime genovesi piene dell’amore di Gesù Cristo verso gli afflitti, fidate unicamente in Voi, o Signore apersero silenziosamente l’umile Casa in questa Casa ogni privazione deve avere un conforto, ogni male un rimedio ogni lagrima una consolazione devono trovare il sollievo nel dolori del corpo, la rassegnazione in quelli dell’anima la pace della coscienza, la serenità del lo spirito e disporsi a compiere nel bacio del Signore quella vita che prima era per loro tanto travagliata ed afflitta.
Iddio
ha provveduto a tante necessità a tanti bisogni, e vi provvede
largamente e ha dato incremento alla
Piccolo
al Piccolo
Cottolengo.