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[Da copia manoscritta]
+ Anime e Anime
Tortona, il 29 maggio 1921.
Casa della Div. Provvidenza.
Mio caro figliuolo in Gesù Cristo,
favorisci consegnare la qui unita alle due sorelle di Grottaferrata che sono costà.
Spero venire presto a Roma, ma sempre dopo il 12 giugno, giorno in cui dovrò essere a Mestre per l’inaugurazione del nuovo Istituto.
Domenica sono ritornato a San Remo, e ho confortato nel Signore il nostro dolce fratello Zaccagnini, al quale ho pure amministrato gli ultimi Sacramenti e la benedizione Papale. Il Signore gli ha dato una gran pace: era felice di andare in Paradiso e mi ha lasciato di salutarti tanto e che pregherà per me, per te, per tutti.
La Madonna se lo è preso con sé nella Sua vigilia del 24 maggio, ed è il fiore che io Le ho offerto, un fiore bianco di innocenza ancora battesimale.
Io sono rassegnato, ma piango da solo, e sono alcuni giorni che non so dove stare; ad ogni figlio che mi muore, mi sento morire. Forse il Signore vorrà questo martirio da me, che muoia a poco a poco, e tante volte, quanti sono i nostri cari morti: sia fatta la volontà del Signore!
Non ho ancora avuto la forza di comunicare la notizia ai nostri fratelli, eccettuato a Don Sterpi, e quindi a Venezia.
Prega, preghiamo tutti!
E tu come stai, o figliuolo mio? Coraggio!
Perdonatemi
Perdonami, se non ti posso scrivere; lo voglio sempre, ma non posso:
non hai l’idea del mio lavoro.
Ti abbraccio in Gesù Cristo e nella Madonna.
Tuo aff.mo come Padre
Sac. Orione O. D. P.
Scrivimi, scrivimi tu!