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[Minuta]
Il
Piccolo
Cottolengo
è per ogni rifiuto e non ha altro di mira che fare del bene a
chiunque ne abbisognasse. Deve
Vuol essere aperto a tutti quelli che il mondo rifiuta, ad ogni
genere di miserabili di ogni
qualunque età, nazione e religione siano: tutti siamo figli di Dio,
e Dio è carità che abbraccia tutti, e rifiuta nessuno.
Preghiamo
Gesù
Dio che ci dilati il cuore, e che
la sua Divina Provvidenza in
un
ci venga sempre in aiuto, e muova i cuori di tanti Genovesi generosi,
sì che possiamo abbracciare, se fosse possibile, tutte le miserie e
confortare tante afflizioni.
Non
poniamo alcun limite nell’accettare quelli che sono veramente
miseri: è
la Provvidenza che ce li manda,
e
sono nostri fratelli:
la
Provvidenza non ci
mancherà di ajuta
venirci incontro.
Le
preferenze siano per i
poveretti
le poverette e per i poveri più bisognosi e
abbandonati
e più
derelitti: e le maggiori preferenze siano
poi per gli ammalati più abbandonati, che sono pieni di dolori, di
piaghe, di vecchiaia, per gli epilettici, per gli scrofolosi, per i
sordomuti, per i scemi: questi
essi sono le
nostre ren
i nostri tesori e i nostri padroni; teneteveli cari: e
li riceverete alla porta, scoprendovi il capo, e li accoglierete con
i segni più affettuosi della carità di Gesù Cristo, e d’in
ginocchio bacerete loro le mani e i piedi.
Due
provvidenze sono troppe:
quegli ammalati o poveri che hanno da vivere in tutto o in parte del
loro, non devono godere
sfruttare la carità altrui, né venire
vengano a prendere il pane degli
altri
ai più bisognosi. E così quelli che hanno protezione da altra
parte, per loro v’è già
già la provvidenza degli uomini, noi siamo della Provvidenza divina,
cioè non siamo che per sopperire a chi manca di
ogni
ed ha esaurito ogni provvidenza umana.
Dove finisce la mano dell’uomo, là comincia la mano di Dio.
Nelle persone dei poveri dobbiamo vedere Gesù Cristo, e i più ributtanti devono essere prediletti, perché rappresentano più al vivo Gesù.
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Utilizziamo
spiritualmente tutte le sofferenze e le infermità umane, i rifiuti
stessi della società, e formiamone una manipolo
schiera di anime in
preghiera
oranti e di adoratori. Perché lasciar perdersi tante occasioni di
preghiera, di lode, di espiazione e di merito?
Con
la laus
perennis,
con la preghiera continua utilizziamo e santifichiamo le sofferenze
dei
nostri p
di quanti sono ricoverati al Piccolo Cottolengo.
Niente
Al Piccolo Cottolengo non si deve menare una vita di infingardaggine:
tutte le mani devono essere occupate: anche le più deboli, e alle
braccia più robuste affidate lavori più gravosi.
Tutti dobbiamo renderci utili alla carità. Preghiera e lavoro: laus et labor, diceva San Benedetto.
Ciò che renderà cara a Dio e anche agli uomini il Piccolo Cottolengo sono i fatui ed i scemi. Il mondo li respinge da sé più di tutti gli altri infelici, e perciò hanno maggior bisogno di aiuto. Sono le nostre cambiali sulla Divina Provvidenza.
Serviamo Gesù Cristo nei poveri, e avanti in Domino.
La
nostra vita sia questa: amare Dio e andare avanti contenti. La nostra
divozione
sia questa: farsi il segno della Croce e dare
uno sguardo di fiducia a
qualche
alla Madonna, e poi immergerci in tutte le miserie possibili fino al
collo, per l’amore di Dio benedetto.
Carità,
carità e, nelle cose di pietà, andiamo
avanti alla buona, con semplicità e umiltà. A Nostro Signore non
piacciono le sottigliezze. Non
Quanti si sono perduti per troppo sapere!
Cerchiamo il regno di Dio, e tutto il resto ci verrà dato per sopra più. Lasciamo fare alla Divina Provvidenza.
Il Piccolo Cottolengo, rifugio di tutti i miseri rifiuti della società.
La Divina Provvidenza conosce bene tutti i bisogni del Piccolo Cottolengo.
E
pensa ai suoi poveri e a noi molto più di quello che non ci pensiamo
noi stessi
stessi.
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Confidiamo tanto nella Madonna, il manto della Santa Madonna sta aperto sopra di noi.
Anche i cuori meno propensi a questa umile opera, verrà giorno che saranno commossi e guadagnati dalla carità di Gesù Cristo Crocifisso.
Il Cottolengo!
A Te, segno d’inestinguibile odio, e d’indomato amore!
Il
Cottolengo! Ecco il ricovero di tutte le umane miserie, il mondo
della carità
cristiana beneficenza, la carità viva di Gesù Cristo.
È
l’Istituto che fa
aspettare
non rigetta mai, che
che alla somma totale di povertà raccolte, per quanto grande, per
quanto grave, ammette sempre + uno!
Si
chiama la Piccola Casa del
della Divina Provvidenza: forse si chiama Piccola Casa per antifrasi,
dice
ha detto una tale: io crederei piuttosto che il Venerabile
santo uomo, che l’ha fondata, l’abbia chiamata Piccola
solo rispetto alla gran Casa della Provvidenza di Dio, l’unica
che è il cielo
che è il Cielo, l’unica maggiore che vi sia prima di Lei, l’unico
ideale di
più grande, più generoso sia
pure di 5 anni di.