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[Minuta]
... dar principio a qualche nuova famiglia di uomini e di bambini che sarà particolarmente consacrata a San Giuseppe.
La
Santa Madonna che è la consolatrice di tutti gli affanni, che è
Madre di grazia e di misericordia
beneficenza, ha accolto propizia le umili preghiere de’ suoi servi
poveri che tutti si abbandonano a Lei e, per la Sua pietà, trovino i
miseri
gli infelici di Genova e della Liguria una Casa ospitale, un
sollievo, un conforto, e sia il Piccolo Cottolengo di Genova un
monumento dell’amore della Madre di Dio, e a Lei, dopo il Signore
ne vada ogni onore e gloria!
Nella
carità usata ai miseri sen
vedano e sentano un po’ di quella eterna carità che dal
cuore di
da Dio e dalla Chiesa viene diffondendo nei cuori.
Genova è celebrata per i suoi commerci, per civiltà e ricchezze: la religione è profondamente scolpita nei cuori dei suoi cittadini, la carità cristiana è largamente esercitata in molte opere pie; ciò nullameno questa benedizione verso gli infelici si sentiva il bisogno che fosse allargata vie più, e che a tanti miseri fosse procurata una stanza, un letto, un pane, che in molti casi difficilmente avrebbero potuto trovare...
Nostro
Signore Gesù
La
santa mano di Dio
L’umile
Casa vorrebbe essere tutta una missione di carità di misericordia
verso dei poverelli, una missione di sacrificio e
di amore, di consolazione.
Fu
affittata una casa a Marassi a Via del Camoscio, furono provvisti dei
letti, si arredarono alcune stanze un po’ da cristiano, affine di
provvedere
aver in pronto quanto può occorrere ai miseri casi che succedono sì
frequenti, e si accolsero
provvide durante quest’anno a tanti miseri casi accogliendo
di povere malate, di bambine derelitte, di vecchie cadenti,
accogliendo più volentieri quegli infelici che negli ospedali o
Ricoveri
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od
Ospizi della Città non possono
poterono venire accettati.
Si
p
Per la ristrettezza dei locali, non si poterono
poté fino ad oggi accettare uomini
ma ora è ad essi si deve in casa
che qualche uomo, ma ad un considerevole numero di essi si diede
però il vitto
poté dare gli alimenti, e abbiamo l’anima piena di fiducia e di
speranza di
potere
che la Divina Provvidenza, entro quest’anno, voglia darci modo,
allargato ora il locale, di riceverli a braccia aperte, qualunque sia
la loro infermità, la patria, l’età, il sesso, la religione, e
ciò fino a tanto che non siano altrove ricoverati.
Oh quale opera santa vorrebbe essere la nostra!
Oh come le benedizioni celesti pioverebbero sopra di Voi, o Genovesi, e sulla Vostra Città.
Da San Giuseppe noi riconosciamo il buon principio dell’Opera.