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[Minuta]
Il
Beato Cottolengo era tanto divoto
della Madonna che voleva collocata l’immagine di Lei su la porta di
tutte le case. E anche al Piccolo Cottolengo di Genova sulle porte
delle varie
diverse camere e
sarà posta
starà sempre la Madonna
effigie della SS. Vergine. E in quest’anno del Giubileo,
pur nel cortile si alzerà nel
cortile un la
una bella statua della Madonna:
e.
E pregheremo
il nuovo venera
i nostri poveri vogliono pregare il nuovo venerato Arcivescovo di
degnarsi
volersi degnare venirla a benedire. E sarà una festa grande allora,
e faremo la processione dei poveri con la Madonna, e tutti seguiremo
la nostra Madre Maria, la
benedicendo alla celeste Regina
dei Genovesi.
E
sarà un’aurora pel
Piccolo Cottolengo. E
un
A
Venezia st un arti
Ai
piedi di Maria il
Cotto
questa umile Casa stenderà le tende della carità, e
di e
le stenderà vicino le stenderà lontano. Maria ritornerà anche
ad essere in forma pubblica
sempre più
pubblica e solenne, la nostra
la
celeste Patrona dei
di Genova, e tutto il canto d’amore
e gli affetti purissimi dei nostri cuori e la luce dei
nostri pensieri della nostra
delle nostre menti saliranno in olocausto a Lei, e sotto il suo
sguardo soave la vita del
piccolo
dei nostri poverelli passerà lieta, come se già fossero
nell’anticamera del Paradiso.
Cari
nostri poveri, la il Piccolo Cottolengo di Genova non ha mai voi non
avete alcuna Superiora sopra di voi né una Madre terrena tra le
Suore, perché per Superiora e per Madre la Divina Provvidenza vi ha
dato.
La Madonna, oh sì, la Madonna è la
Madonna
la nostra Mamma!
O cari nostri Poveri, a voi non fu data di proposito alcuna Superiora tra le Suore né alcuna Madre, perché al Piccolo Cottolengo la Madre è la Madonna. Le Suore vi sono sorelle.
La
Mamma
nostra è la Madonna.
Così
amava la Madonna così la chiamava il Beato Cottolengo: la
Madonna essa era
la sua Mamma!
Udite.
Mentre un giorno si lavorava alle fondamenta dell’Altare in onore
di Maria SS.
Santissima, apparve a un tratto nel sottosuolo un vuoto che nessuno
sospettava. Il Beato Cottolengo che non a caso era presente, disse
lietamente ad un tratto allora al
suo fedele Capasso
al suo fedele capomastro muratore: “Quando
sarò morto mi metterai qui,
ed
il mio corpo riposerà sotto i piedi della Madonna.”
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Fu
quello, per riguardo alla Madonna, il suo
vero suo testamento.
Ai
piedi di Maria, della sua Mamma
diletta, Egli volle dormire, come fanciullo in grembo alla madre, il
sonno delle sue membra stanche nel lavoro e nell’apostolato della
carità, per ridestarsi in grembo alla Madonna i
Paradiso,
alla sua Mamma, in Paradiso.
Oh Lui beato! Così avvenga di tutti noi, o miei cari!
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