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[Minuta]

E nel leggere La Questa pregevolissima lettera di San Vincenzo desidero sia letta durante questo la leggerete una volta al mese I Superiori delle Case la leggeranno alla vogliano leggerla questa pregevolissima lettera o la facciano leggere alla loro Comunità tutta riunita, col Superiore presente, una volta al mese, durante il prossimo anno 1923.

È una lettera piena così elevata, bella e delicata come raggio di Dio cielo, piena di spi spirito religioso religioso, di speranza di Dio e affetto soavissimo.

Ascoltiamola, o miei fratelli e figliuoli in Gesù Cristo, questa voce di S. Vincenzo de’ Paoli, preghiamo Gesù Bambino che ci conceda a tutti di ricavarne molto frutto per le anime nostre.

Graditela pure come la strenna che vi manda questo vostro servo fratello e padre in X.sto p pel S. Natale, e vi renda porti essa i miei auguri di ogni bene, di ogni conforto e celeste consolazione, e vi renda più liete e più belle le sante Feste del Natale e di Capo d’Anno.

E poiché quest’anno E poiché questa circolare si riferisce in fine alla orazione, mi piace terminare con l’ un’orazione pia e divota che ricorda le più belle della sacra Liturgia, onde orazione pia e divota onde si chiude il Cap. LIX della Imitazione di Cristo, “il più sublime libro religioso del medio evo”, come l’ha definito il Carducci, (Studi Letterari; Livorno; 1874, pag. 12) benché sia tale tal libro che, come la Divina Commedia, “rompe i cancelli di quella età, e corre e spazia pe’ secoli, e gl’invade ricca e forte di giovinezza sempre nuova”.

E questa più che orazione, é vuol essere questa chiusa un grido dell’anima mia che invoca, al chiudersi di questo anno, che implora le benedizioni di Dio su di me, su di noi e sul nostro lavoro per la Chiesa e per le anime di Gesù Cristo.

In Te gaudino Ad Te, Domine, oculi mei! (Sal. )

In A Te guardino i miei occhi, o Signore; “in Te confido, Padre delle Misericordie!

Benedici e santifica l’anima mia con benedizione celeste, perché diventi tua santa

  

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abitazione, e sede della tua eterna gloria; e niente si trovi nel tempio della tua dignità, che offenda gli occhi della maestà tua.

Respice, Domine, de domo sancta tua in nos! (Bar. II. 16)

Guarda in noi me secondo la grandezza della tua bontà e la moltitudine delle tue misericordie, ed esaudisci la preghiera del tuo povero servo, sbandito lontano nella regione dell’ombra di morte. Exaudi, Deus noster,orationem servi tui!

Proteggi e conserva l’anima del tuo minimo servo fra tanti pericoli della vita caduca; e…

Vi mando una lettera di S. Vincenzo de’ Paoli, il grande santo della carità, Fondatore de’ Missionari di S. Lazzaro, e detti perciò Lazzaristi, i quali ebbero per loro scopo di evangelizzare i poveri, secondo e per motto: “Evangelizzare pauperibusmisit me.

S. Vincenzo istituì pure “le Figlie della Carità”, sparse quelle Suore benedette che erano sono in benedizione presso credenti e non credenti e che spargono per tutta la terra il buon odore di Cristo.

Ed ora voglio farvi o dilettissimi Fratelli e Figliuoli miei in Gesù X.sto un bello e prezioso regalo che e sia come la strenna che vi mando che Don Orione vi manda per le prossime e Sante Feste Natalizie.