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[Minuta]
...
le povere figlie; “le
Missionarie della Carità”
che tanto già fanno di bene col divino aiuto e per tutti i nostri
orfani, per i ricoverati
vecchi per i ciechi e per le cieche, per i Benefattori e
Benefattrici, che tanto ci hanno sempre ajutato:
per i giovani che studiano presso di noi, o vi crescono ad un’arte,
che darà loro un pane onorato.
Mi
sta a cuore che tutti, che
i quali vivono negli Istituti della Divina Provvidenza, siano e si
conservano veri e degni figli della Divina
Provvidenza
Provvidenza del Padre nostro che sta nei cieli: epperò raccomando
molto spirito di fede, di abban
pietà, di vita umile e laboriosa, una
vita
sia la nostra una vita di preghiera e di sacrificio, cioè di
mortificazione di noi e di lavoro, di fatica assidua a fare del bene
alle anime e ai corpi per l’amore di Dio e del prossimo.
Curate
nei giovani e ricoverati la frequenza dei Sacramenti, siate
divotissimi della Madonna, del Papa, dei Vescovi, della Santa Chiesa.
Di
Roma romana
Spero di tornare presto, ma vi affido a Don Sterpi, e siete in buone mani; dategli sempre delle consolazioni: quello che farete per Lui lo avrò più che se lo aveste fatto a me.
Sabato, 30 luglio 1921 ebbi un’Udienza privata e consolantissima dal S. Padre, ai cui piedi mi andai ad inginocchiare per implorarne, prima di partire, la benedizione Apostolica e per e per …