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[Minuta]
Pio X e la Provvidenza di Dio
Miei cari figli e amici. Intendiamoci bene: noi viviamo in un periodo di transizione dell’umanità. Avviene attorno a noi un rivolgimento radicale nella società, nel metodo dei governi umani, nelle relazioni della vita umana.
Queste mutazioni possonsi riassumere in una parola: è l’era della democrazia, della sovranità dei poteri popolari. Non è qui il luogo di esaminare la ragione filosofica di questa rivoluzione o redenzione che vogliate chiamare; ci basta di stabilire e di accettare un fatto che non si può più mettere in discussione, e di esprimere la convinzione che questo fatto non è l’opera del caso né del demonio, ma si compie per disegno della Divina Provvidenza: la fede è il seme della redenzione dei popoli.
Chiunque
apra gli occhi deve riconoscere che il tempo dei governi così detti
paterni è finito e che, se, in alcune parti del mondo incivilito,
lottano qua e là per la loro esistenza saranno di breve durata.
L’America non ha più re. Finora la Chiesa trattò colle dinastie,
ormai dovrà trattare coi popoli; ma non
sono xxx i popoli
chi
dovrà
chi tratta coi popoli è la Chiesa; il battesimo ai popoli, alla
democrazia è la chiesa che lo dà; lo
darà
chi battezza e redime i popoli è la Chiesa; i barbari li ha fatti
civili - e lo darà il battesimo alla democrazia, alla democrazia
che si avanza: ma è la Chiesa che lo darà e che lo può dare non
chi si
ribella
e
si sottrae o
e si
a Lei o a Lei si ribella.
...
pur professandosi rispettosi
della religione statutaria,
vanno lontani dalla disciplina di figli devoti al S. Padre, gettando
a Lui alla Chiesa pubblicamente l’insulto di volersi chiudere
con ispirito
settario di una cerchia ristretta di vedute e di posizioni,
facndosi
mascherandosi a paladini dei ceti umili e delle classi lavoratrici,
che si compiange siccome poco
curati
fin
qui
dalla
Chiesa
da
chi
e si capisce a chi intendono.
“Ma
non così voi, o miei
fratelli
figli o miei fratelli e amici dell’Opera della Divina Provvidenza;
fermi e costanti fate vedere al mondo che non avete perduto affatto
né la fiducia in Dio e nell’opera del Suo Vicario, né la speranza
di vedere un giorno succedere la calma alla tempesta.
E
chi sono costoro che pretendono di conoscere le vie della Provvidenza
nei e
segnare
momenti storici del mondo e segnare i confi
limiti confini al potere del Vicario di
Gesù
di Dio e di ribellarsi a lui?