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[Minuta]

Giosuè Pemestri è qui con me, come già telegrafai. Al momento egli è abbastanza calmo. Che non fugga più non oserei dirlo, perché è un carattere data la sua mania e eccitano a fuggire per obbligare il Patronato a lasciarlo alla famiglia pagando ma non lav un mensile su cui essa che farebbe loro bene.

A Torino il giovane non va volentieri: quando glie ne parlai ha pianto e mi ha pregato di tenerlo qui che avrebbe fatto il buono. Se, pure trattenendolo ancora qui in esperimento, fossi assicurato egli che non perderà il posto all’Istituto “Cesare Lombroso” di Torino, proporrei di continuare lasciarmelo ancora. nella speranza che migliori.

Confesso che egli è la mia disperazione, ma se egli depone la mania di fuggire ho però forte speranza di farne un galantuomo. - E perché non dovrei riuscire?