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[Minuta di terzi; vi sono correzioni e aggiunte di Don Orione]
La
Festa dell’Immacolata a
Voghera
All’Istituto delle Missioni Estere di Voghera
Sempre
dolcissime al cuore
dei
Cattolici giungono
sono
le feste che si
celebrano i
misteri
in
onore
della Beata Vergine Maria; ma, fra tante, non ve n’è forse alcuna
più cara dell’Immacolata. Concezione
Questa
La
festa dell’Immacolata
riveste
un carattere tutto particolare nelle
case dove
specialmente
là dove
un eletto stuolo di giovani chierici si preparano
alla
missione del domani
all’apostolato
della fede.
Essi, quali candidi gigli, attirano lo sguardo divino
di Gesù, perché prescelti
a preferenza tra
tra
migliaia di altri giovani a diffondere il regno di Dio nelle anime. A
procurare la gloria di Dio in mezzo all società
Ma questi gigli così delicati, così profumati per mantenere il loro
candore per
e
accrescere il loro profumo hanno bisogno delle rugiade divine, hanno
bisogno di un’esperta giardiniera che loro
le faccia loro
scendere con cura e
delicatezza
materna.
Questa
celeste
giardineria è Maria, che si compiace, ugualmente che Gesù, di
pascersi inter
lilia.
Com’è bello vedere il chierico, aspirante
alle Missioni,
davanti
alla sua giardiniera
davanti alla madre
sua
vergine,
specialmente nei giorni che precedono immediatamente questa
la
festa Dell’immacolata
che può chiamarsi, con
in verità,
la festa del Chierico.
Si, perché la bella, l’angelica
virtù, è l’ornamento più prezioso di chi un giorno dovrà
toccare l’Ostia
immacolata;
perché è la virtù necessaria, senza la quale non si potrà far
nulla di bene, quando si sia raggiunta la metà del sacerdozio e
perché:
nulla
nulla
di
bene,
senza l’aiuto di Colei, ch’è chiamata la Regina
dei vergini.
Non
si può praticare a lungo
Quest’anno
i Superiori del
nostro Istituto
Missionario di Voghera
han voluto, per tali ragioni dare maggior importanza a questa fausta
ricorrenza e celebrare le glorie della Madonna
Immacolata
in modo più solenne che
gli altri anni
del
consueto.
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E
perché i chierici potessero preparare i loro cuori a ricevere le
grazie copiose della buona madre celeste fu de dettato
Abbiamo avuto
un Corso di SS.
Esercizi Spirituali che
durano tre giorni
con grande soddisfazione di tutti: ogni sera della novena ci
fu
un discorsetto sui trionfi, i privilegi e le glorie di Maria SS.ma
dei
chierici stessi.
Ed
era giusto. La festa dell’Immacolata è
la festa del Chierico,
quindi il Chierico la
deve preparare, la deve predicare, la
vi
si deve preparare
e deve celebrarla con
in
favore di spirito e con santo
entusiasmo. e
con fede.
Tutte
le fibre del suo cuore devono palpitare all’unissono, devono
mandare infuocati palpiti d’amore verso Colei che prima palpitò
per noi.
E
la Madonna, che giammai si lascia vincere in generosità, compensava
anche con grazia materiali i
piccoli
gli
umili
ossequi dei suoi figli prediletti. Difatti, il mattino della festa,
dopo la prima Messa, una distinta
Signora si presentava al Direttore e, mettendogli in mano una busta:
“ Prenda,
disse, questa
è per la festa dei chierici
che
si preparano per andare missionarî”.
Come poteva ella sapere che l’Immacolata era la festa dei Chierici?
Non per me, non dubito DI pensare che la Madonna abbia voluto
ispirare alla caritatevole Signora che l’Istituto
delle
Missioni
italiane
all’estero,
considera l’Immacolata la
quale
festa del Chierico, e che l’abbia inviata al Direttore, quasi in
segno di approvazione all’importanza
che si dà a questa festa e un
e
ad
eccitamento a festeggiarla sempre più solennemente. Non ne
convenite?
La
sera
già
fin
dalla vigilia alcuni
parecchi
Chierici, vincendo la
natura
il sonno, con
giubilo del loro cuore
vegliarono con
giubilo
per imbandierare tutto
il portico e attaccare i manifesti che portavano scritto il nome
dell’Immacolata, dei Superiori
i
portici
e affiggere striscie ineggianti
all’Immacolata,
al Vescovo, all’Arciprete, ai
Superiori.
Il
giorno della festa in chiesa tutti in candida
cotta bianca
parevan tanti angeli. Quale spettacolo vederli ascoltare la S. Messa
e accostarsi a ricevere il pane di vita, il vino che germina i
vergini!
Commuove
veramente la vista di cento
più
che venti
cento chierici in bianca cotta disposti in lunga fila, e fa pensare
alle belle speranze fondate
che
la chiesa
ha su loro e ai
copiosi frutti di bene he dal loro apostolato dovevano
alle
copiose messi
di bene che
del futuro loro apostolato: “Beati
pedes evangelizantium pacem, evagelizantium bona!
Ma
non sono solo i chierici che festeggiano Maria bensì
Ma anche il popolo che
xxx assiepa
ha festeggiato con slancio di pietà la immacolata!
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La
Chiesa, durante la Messa solenne canta dal Sig. Direttore
Don Bruno era letteralmente assiepata. Viva
quanto è mai viva la fede dei vogheresi! Una
fede che smobilita, una fede che opera
Ed è certo la loro
fede che ingrandisce tanto il cuore di questa così benefica città.
Si
era stabilita la processione per le 5e ½, e
Il tempo fino a mezzogiorno sembrava volesse impedire la processione,
ma la Madonna pensò anche
a mettere a posto il tempo. Cessò
di piovere
Così all’ora stabilita i
chierici a due a due
i
piccoli Missionarî
tutti coi ceri accesi sfilarono a
due a due,
cantando inni sacri fuori
della chiesa per la
e alla processione a
cui
presero parte tutte le buone persone che trovavansi raccolte in
chiesa per le funzioni.
La
statua della santa
Madonna
portata
a spalle da quattro chierici,
è circondata da numerosi ceri, incedeva, bianca
regina di pace sotto il
portico
i
portici e
attorno al cortile, dando la sua benedizione materna
ai figli osannanti al suo nome, e “gli
occhi da Dio diletti e venerati”
mandavano fulgori di luce dolce
E divina sul volto illuminatodei
prediletti di Gesù
dei futuri
banditori del Vangelo.
Nessuno
può
chi
potrà
descrivere l’intenso
il
gaudio di cento e
più
cuori di
giovani leviti
purificati dal contatto di Gesù, e uniti a Lui da Maria, allietati
dalla dolce visione della Madre Celeste? In
mezzo a loro. In chiesa si cantavano le Litanie Laurentane e
s’impartì La
Benedizione del
SS.
di
Gesù
Sacramento. Da
ultimo il Sig. Direttore diede a baciare prima al popolo, poi ai
chierici, la Reliuia della Madonna e così col bacio impresso
suiresti della Vergine i chierici chiudevano la festa dell’Immacolata
che lasciò in tutti un ricordo indelebile e un
chiuse
la indimenticabile solennità dell’immacolata e il bacio della
santa reliquia, destando in tutti un saldo
proposito di voler ogni giorno più aumentare nell’amore di Dio e
nella imitazione delle virtù della
Madonna
onde
è tutta bella la santa Madonna.