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Roma, li 5 - 4 - [1]910.
Carissimo Padre nel Signore,
È giunto l’Arcivescovo; alla Stazione ci siamo recati io, Don Maurilio e Ferretti.
C’era pure il Parroco del Testaccio.
L’Arcivescovo chiese di D. Albera, e promise di venirci a trovare.
D. Albera appena detta la Messa domenica partì per Orvieto - Bagnorea. - Ci disse che sarà di ritorno lunedì.
Stamane è giunto il fratello di Ferretti. Dobbiamo far partire con lui anche Fra Vincenzo? Ora è guarito - E di Franza cosa decide di fare? Più sta qua, e peggio è, non avendo nulla da fare.
Il suo biglietto vale sino al 9 corr. mese.
Attendo ancora la sua lettera di presentazione di D. Adaglio o al Direttore del Manicomio e al Conte Senator Cencelli - perché anche jeri ci hanno richiesto di nuovo - perché loro non possono farlo comparire a ruolo senza uno scritto.
Stasera siamo tutti ad ossequiare Mons. La Fontaine.
Mons. Perosi diceva (sabato) se Lei approva tutto quello che scrisse D. Maurillo? e che gli pareva che parlasse troppo di sé. Il polacco pare voglia andarsene o scrivere a Roma. Credo Le scriverà D. Maurilio.
Se fra Vincenzo deve partire con Ferretti, telegrafi subito - perché il fratello di Ferretti vuole partire appena gli è possibile.
Ci benedica e preghi per noi.
Aff.mo
Don Risi
[Sullo stesso foglio Don Orione scrive quanto segue:]
Antico
alunno di
Don
del Venerabile Don Bosco e
mi unisco alla
famiglia
ai Salesiani nel piangere la perdita
morte di Don Rua che
per tre anni
che mi fu padre spirituale indimenticabile.
Iddio Lo accolga nella Sua gloria e dia a noi con…
Antico alunno del Venerabile Don Bosco, mi unisco ai Salesiani nel piangere la morte di Don Rua che mi fu Padre spirituale indimenticabile.
Qui preghiamo tutti
Sac. Orione