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[Il foglio della lettera è strappato]

        [] il 1 giugno 1915

Nobilissima Sig.ra Baronessa,

Quand’ebbi l’onore di farle visita ultimamente in Torino, ho espresso a Lei, Nobilissima Signora, e al Signor Barone tutta la profonda gratitudine mia e dei miei orfani alla Nobile Casa e a Lei in particolare, quale degnissima Presidente dell’infaticabile Comitato di Signore Tortonesi, per tutto che Casa Garofoli e le Ottime Signore costituitesi in Comitato, avevano fatto a beneficio degli orfani da me raccolti.

Per altro sento ora doveroso esprimere, anche per questo scritto, e la piena soddisfazione morale e tutto il mio grato animo.

Le Gentilissime Signore della nostra Tortona, con la impareggiabile Marchesa Olga Centurione non potevano fare [] e di meglio per la splendida riuscita [] fiera di beneficenza: tanta intelligente bontà seppero svolgere, - tanto alto senso di cristiana e materna bontà trasfusero in quell’opera di bene verso gli orfanelli.

Iddio benedica a Lei, Signora Baronessa, e a tutte le incomparabili e caritatevoli Signore del Comitato Tortonese pro orfani.

Iddio largamente Le ricompensi! Dio che è il Padre degli orfani, e di tutti che soffrono e sono soli sulla terra

Voglia Lei, Nobilissima Signora Presidente, degnarsi far pervenire la espressione della vivissima e incancellabile mia riconoscenza alle ottime Signore del Comitato.  Insieme con i miei orfani dica pur Loro che pregherò sempre Iddio per le nostre Esimie Benefattrici, e invocherò amplissima su tutte e su ciascuna di Esse e sovra i loro Cari la eterna ricompensa del Signore. E nella voce mia sentano le benefiche [] della gratitudine dei miei cari [], e, direi, la voce che viene loro dal Cielo dalla Madre stessa dei poveri orfanelli!

Essa vuole essere una speciale benedizione di Dio, che si prolungherà a conforto di tutti i giorni della Loro vita.

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L’opera più perfetta è quella che dà più gloria a Dio, è quella di soccorrere i poverelli. Gesù Cristo ha detto che chi darà anche un solo bicchier d’acqua ai suoi piccoli non perderà la sua mercede.

E questa celeste mercede Egli darà anche agli ottimi Signori e alle Gentili Signorine, che con tanta saggezza e lavoro coadiuvano il Comitato per la riuscita dell’opera buona.

RinnovandoLe, Signora Baronessa, i voti più fervidi di piena e rapida guarigione, mi è gradito farLe conoscere a Suo conforto, ove ho raccolti un centinaio di orfani del terremoto, [] San Filippo, fuori Porta S. Giovanni, che [] Barone si compiacque visitare, si prega ogni giorno dagli orfanelli per ottenere ed affrettare da Dio la grazia della salute a V. Signoria.

Il Signore, che ascolta sempre la preghiera dei piccoli, esaudisca i nostri voti!

Con profondo senso di gratitudine e di ossequio a Lei, Nobilissima Signora, al Signor Barone Alessandro e a tutta la Casa, Le bacio la mano, e mi onoro altamente di essere di Lei, Signora Baronessa, umil.mo e dev.mo servitore in G.

     Sac. Orione Luigi

     della Divina Provvidenza