V099T131 V099P082
Reggio Calabria li 27 ottobre 1916
Eccellenza Reverendissima,
Ricevo da Pescina la lettera, che troverà qui acclusa e che mi faccio dovere di trasmettere a V. E., per la parte che Le può interessare di conoscere, e a parte le sciocchezze che si dicono a mio riguardo.
Non conosco e non ebbi mai verun rapporto con alcuno dei firmatari né con altri di Pescina.
Ho saputo l’anno scorso da V. E. e forse da qualcun altro che c’era stato del mal umore pel trasferimento della Sede Vescovile e non altro.
Ora siccome tutto avviene per disposizione del Signore, se V. E. credesse che questo atto del Comitato potesse essere un filo della Divina Provvidenza per fare del bene e portare pace a quegli animi, si valga pure di me come di un suo figliuolo in Gesù Cristo.
Per divina grazia capisco bene di valere proprio nulla, ma Iddio Benedetto suole sovente valersi di ciò che è debole ed è nulla per fare risplendere meglio la Sua sapienza e la Sua bontà infinita.
Perdoni tanta libertà in Domino e si degni pregare per me e darmi la benedizione.
Di V. E. Rev.ma dev.mo Servitore in Gesù e Maria SS.
Sac. Orione dei figli
della Divina Provvidenza.
P. S. Ora che rileggo, mi pare d’essermi messo troppo innanzi per la mia superbia. Vostra Eccellenza si degni raccomandarmi di più al Signore e non tenerne conto.