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[Minuta]

 +      Buenos-Aires, il 29 Aprile 1935.

Caro Don Sterpi,

Deo gratias! - Vi scrivo che sento ancora la stanchezza di jeri, ma sono tanto contento, e spiritualmente pieno di forza, di coraggio e di desiderio di amare il Signore e di darmi tutto ad evangelizzare e a far del bene ai poveri. Deo gratias!

Ieri dunque c’è stata la benedizione e collocazione della I.a pietra del Piccolo Cottolengo Argentino, e andò tutto benissimo, e tutti ci sentivamo come pervasi e avvolti dallo spirito di carità e di fede del Santo.

Come già Vi ho scritto intervenne e presiedette lo stesso Presidente della Nazione con la Sua Signora: il Ministro della Marina e parecchi in rappresentanza di altri Ministri. C’era pure l’Ambasciatore d’Italia con la Sua Signora: presenziavano due Vescovi: Sua Eccellenza Mgr. Devoto, Vicario Gen.le di Buenos Aires e Sua Eccellenza Mgr. D’Andrea. L’Arcivescovo doveva presiedere un grande Pellegrinaggio a Lujan, indetto per tutta la Archidiocesi, a chiusura dell’Anno Giubilare.

La benedizione fu impartita dall’Eccell.mo Mgr. Nunzio Apostolico D.r Filippo Cortesi, che tenne anche il discorso, veramente magnifico.

Moltissimi i Signori e le Signore della più alta condizione sociale di Buenos Aires. Il Ministro della Guerra mandò una della Musiche militari, e con bellissima lettera si scusò di non poter intervenire di persona: - si fece rappresentare.

La Divina Provvidenza jeri mandò per altri due padiglioni, così sono sei, - uno sarà per la cucina, a petrolio, capace per mille e duecento persone.

Riprendo che è il I° Maggio. In Buenos Aires c’è, grazie a Dio, una grande ondata favorevole al di favore verso il “Piccolo Cottolengo Argentino” anche presso quelli che sono lontani dalla Chiesa e di altri non del nostro Credo.

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Presto si cominceranno i lavori: pregate e fate pregare.

Il lavoro è tanto, avrei bisogno di aiuto, ma desidero che, prima, pensiate al povero Don Alessandro, che sospira aiuto dal Nord America.

Qui tutti i nostri lavorano ciascuno per quattro, e stanno bene.

Il Santo Padre ha mandato un lungo bellissimo telegramma al Nunzio Apostolico con la più consolante benedizione, e si è degnato dirgli che “specialmente benedice a Don Orione”.

Il telegramma fu letto dal Nunzio davanti al Presidente della Repubblica, ai Ministri, all’Ambasciatore d’Italia e a tutto il pubblico. - Deo gratias!