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[Minuta]

E la bell’anima intanto

Degli Angeli fra il canto

Lasciava il fragil vel.

     E. E. Muzzarelli

Por te la morte non ebbe trionfi: tu dormi nella dorme la tua salma il sonno del giusto e lo spirito formò ….. l’angelica farfalla

Che vola alla giustizia senza schermi

     D. …..

Alla legge delle anime assegnasti

La morte non ti trascinò alla tomba ma te ti additò a soggiorno il cielo! l’empireo.

Sollevasti al cielo una preghiera e dall’ombra de’ viventi spiccasti il volo al seno di Dio. Anelò il tuo spirito un altro mondo che poggia oltre la tomba e alla tua fede vede e s’alterna alternarsi l’amore, alla speranza la beatitudine de’ santi e la gloria.

O gioia! o ineffabile allegrezza!

O vita intera d’amore e di pace! (Par. 27 - 7)

La sola religione mi svela che la vita dell’uomo non è un enigma! Se la filosofia e la natura e Dio non mi provassero la realtà di un’altra vita

Se non fosse il Cielo che coronato di tutti i raggi e gli splendori dell’ordine e del divino, fosse apparso al tuo sguardo moriente e nella visione di Dio si sublimano sublimata l’anima tua nel tem fra gli incensi [] della celeste Gerusalemme giardino degli eletti e noi che sotto i raggi di Cristo s’infiora ..... o come fremerebbe l’animo mio sulla tua tomba e fra i singulti di disperato ..... conforti sfiderei il mistero della vita ed il cielo e fai dar della loro empietà nel strappandoti al mio molto affetto ed alla mia riconoscenza.

Il fato e la sapienza del secolo non scioglie il problema dell’umana esistenza e del funebre decesso: essa lo vede contempla l’umano lo guard e dispera l’ombra dell’uomo e il suo sepolcro.

La soluzione ed il conforto solo la fede è nella religione il conforto a’ piè del Crocifisso!

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Quella religione, che ti benedisse la tua in culla e santificò le lagrime della tua morte, mi sostiene oggi e solleva il mio sguardo a’ cieli ove tu cerco quel Dio che confortò e E quel Gesù, conforto delle ultime tue agonie e che, mi consola nelle agonie del cuore!

Questo Dio e Quel Signore che sussurrò al tuo orecchio l’invito celeste: “Vieni Anima Sorgi o anima pre santa! conservasti la fede nel pianto ora vieni al tuo Dio vola al tuo Dio! a bearti ne’ sorrisi di Dio del tuo Signore.” è quegli che mi parla mi parla oggi al cuore e “Non piangere, ma mi dice, non piangere! ... sciogli una prece tuo Zio vive! …, un canto. Ei vive!...

Da te solo s’è diviso. Per volar in Paradiso!

Oh caro Zio!

Il Cielo... Iddio... una corona!

Oh caro Zio! Io ti vedo nell’estasi del mio spirito ti veggo sedere su’ cieli ..... e la viole io veggo ..... una corona di fiori palme e di viole! ..... Sento l’incanto della voce di Dio ..... è voce d’amore!

Vedo le glorie e le bellezze del Paradiso ..... son gaudi senza fine - dolci e amabil suoni sull’arpe d’oro - son luce.

Oh quanto è corto il dire e come fioco del mio concetto! - D. Par. C. 33- v. 123

Ella abbia re [xxx] Tu rivolgesti lo sguardo chiudesti dolcemente le pupille luce al mondo dall’empietà del mondo alla [xxx] alla luce eterna. Io invidio la tua sorte

Soave fia il morir per viver sempre

E chiuder gli occhi per aprirli ognora

In quel sì caro e placido soggiorno

Beato Zio! che in alma speme acceso. Fisi intrepido il ciglio alle superne sedi, ove ognora fu il tuo spirito inteso! (Vittorio Alfieri)