V100T055 V100P069
[Minuta]
E la bell’anima intanto
Degli Angeli fra il canto
Lasciava il fragil vel.
E. E. Muzzarelli
Por
te la morte non ebbe trionfi: tu
dormi nella
dorme la tua salma il sonno del giusto e lo spirito formò …..
l’angelica farfalla
Che vola alla giustizia senza schermi
D. …..
Alla
legge delle anime assegnasti
La
morte non ti trascinò alla tomba ma te
ti additò a soggiorno il
cielo!
l’empireo.
Sollevasti
al cielo una preghiera e dall’ombra de’ viventi spiccasti il volo
al seno di Dio. Anelò il tuo spirito un altro mondo che poggia oltre
la tomba e alla tua fede vede e
s’alterna
alternarsi l’amore, alla speranza la beatitudine de’
santi
e la gloria.
O gioia! o ineffabile allegrezza!
O vita intera d’amore e di pace! (Par. 27 - 7)
La
sola religione mi svela che la vita dell’uomo non è un enigma! Se
la filosofia e la natura e Dio non mi provassero la realtà di
un’altra vita
Se
non fosse il Cielo che coronato di tutti i raggi e gli splendori
dell’ordine e del divino, fosse apparso al tuo sguardo moriente e
nella visione di Dio si
sublimano
sublimata l’anima tua nel
tem
fra gli incensi […]
della celeste Gerusalemme giardino degli eletti e
noi
che sotto i raggi di Cristo s’infiora ..... o come fremerebbe
l’animo mio sulla tua tomba e fra i singulti di disperato .....
conforti sfiderei il mistero della vita ed il cielo e fai
dar della loro empietà nel
strappandoti al mio molto
affetto ed alla mia riconoscenza.
Il
fato e la sapienza del secolo non scioglie il problema dell’umana
esistenza e del funebre decesso: essa lo vede
contempla l’umano
lo guard
e dispera l’ombra dell’uomo e il suo sepolcro.
La
soluzione ed il
conforto solo la fede
è nella religione il conforto a’ piè del Crocifisso!
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Quella
religione, che ti benedisse la
tua
in culla e santificò le lagrime della tua morte, mi sostiene oggi e
solleva il mio sguardo a’ cieli ove
tu cerco quel Dio che confortò e
E quel Gesù, conforto delle ultime tue agonie e
che,
mi consola nelle agonie del cuore!
Questo
Dio e
Quel Signore che sussurrò al tuo orecchio l’invito celeste: “Vieni
Anima
Sorgi o anima pre
santa! conservasti la fede nel pianto ora vieni al
tuo Dio
vola al
tuo Dio!
a bearti ne’ sorrisi di Dio del tuo Signore.” è
quegli che mi parla
mi parla oggi al cuore e “Non piangere, ma
mi dice, non piangere! ... sciogli una prece tuo
Zio vive! …,
un canto. Ei vive!...
Da te solo s’è diviso. Per volar in Paradiso!
Oh
caro Zio!
Il Cielo... Iddio... una corona!
Oh
caro Zio! Io
ti vedo
nell’estasi del mio spirito ti veggo sedere su’ cieli ..... e la
viole io veggo ..... una corona di fiori
palme e di viole! ..... Sento l’incanto della voce di Dio ..... è
voce d’amore!
Vedo le glorie e le bellezze del Paradiso ..... son gaudi senza fine - dolci e amabil suoni sull’arpe d’oro - son luce.
Oh quanto è corto il dire e come fioco del mio concetto! - D. Par. C. 33- v. 123
Ella
abbia re
[xxx]
Tu rivolgesti lo sguardo chiudesti dolcemente le pupille luce
al mondo
dall’empietà del mondo alla
[xxx]
alla luce eterna. Io
invidio la tua sorte
Soave
fia il morir per viver sempre
E
chiuder gli occhi per aprirli ognora
In
quel sì caro e placido soggiorno
Beato Zio! che in alma speme acceso. Fisi intrepido il ciglio alle superne sedi, ove ognora fu il tuo spirito inteso! (Vittorio Alfieri)