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[Copia di lettera, grafia di terzi]


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9 Aprile 1892


Caro e sempre amato fratello in Gesù Cristo;


ho saputo che sei aggravato e ti avrei già scritto se avessi avuto i denari a sufficienza, ma non avevo neppure due soldi! Pregai per te e prego e pregherò sempre insino a che - se il Signore desiderasse il sacrificio della tua vita - io sappia che tu sei in Paradiso a pregare per me e per i miei giovani.

Caro Albinio, coraggio! La misericordia del Signore Nostro è più vasta dell’Oceano e più immensa dei cieli: abbandonati in braccio a Gesù che tanto ti ama da morire non tanto di patimenti quanto più di divina carità verso di te. Non pensare alle colpe passate per scoraggiarti: umiliati ai piedi della Croce ed il Sacrosanto Sangue di quel Dio che perdona ai suoi crocefissori cadrà sul tuo capo e ti difenderà nella lotta con le tenebre.

Si stenda il virgineo Velo di Maria sul tuo capo e la destra di Gesù benedica te e la tua famiglia.

Non ho più tempo a scriverti: prega sempre per me e per ‘'Opera del Signore: ed io supplicherò Gesù a non dimenticarti mai più.

E Gesù ti benedica!

Tuo in G. C. Luigi di

Gesù e del Papa

Saluti 9 Aprile 1892