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+ Riservata per modo di dire
Roma il 19.pomeriggio
Pentecoste 1907
Carissimo Don Goggi,
Riparto da Roma stasera, - e vi torno domenica ventura - poi ché per 10 giorni nulla si sa del piano regolatore, ché gli ingegneri non hanno finito, dovendosi restringere la grande piazza.
Ossequio Mgr. Persoi; i suoi stanno bene: ci fui jeri per sentire se credevano di vendere la Casa: - ora i compratori hanno offerto £. 15.500, che per sé sarebbe una bella cifra: si sono riservati di scrivere a Don Carlo. Ora, ecco per le cose nostre di costì. - Ho scritto a Monsigr. Contessa, di Agira, che voi passerete a Nicosia, che, fermandovi un po’ di tempo in Sicilia, vorrei che con voi esponesse le con dizioni di cotesto Istituto di Agira, - e che si definisse, con voi la nostra posizione colà, riportandoci ai patti fatti con me, quando fui ad Agira era di £. 500 a testa, più vitto, pulizia e abiti o stipularne di nuovi, in modo che - se dobbiamo restare (perché, se le cose non vanno a gloria di Dio, meglio ritirarci), le cose siano chiare e procedano con maggiore soddisfazione di tutti. Una parte (tre, credo) della Commissione 2 mesi fa aveva chiesto si togliesse subito Don Allasia: - alla te sta c’era Monsigr. Contessa.
Io infatti scrissi a Don Allasia di tenersi pronto che sarebbe giunto un sostituto, ma egli mi scrisse, supplicandomi di lasciarlo lì almeno per 3 mesi ancora: - io non risposi, ma credei doverlo accontentare, tanto più che non c’era di grave nulla (almeno nulla per moralità) e quindi doveva evitare un’umiliazione e forse dicerie e altro, in cotesti paesi così suscettibili.