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+ Messina, il 19 Maggio [1]910
Rev.mo Monsignore,
Più volte mi si presentò certo P. Bernardino Giunta per ritirare un sussidio che il S. Padre mi avrebbe, secondo lui, dato incarico di rimettergli; venne ancora stamattina.
Egli racconta che un Tenente Colonnello, a nome Oscar Baracca, che sarebbe amico personale di Sua Santità, parlò di Lui direttamente col S. Padre, il Quale gli avrebbe detto: “C’è qui in Roma il Vicario G. di Messina, gli darò disposizioni per il sussidio a quel Sacerdote”.
Non so quanto ci si possa essere di vero; forse io era in quel tempo a Roma: il S. Padre a me non disse niente, potrebbe anche essersene dimenticato.
Tengo del danaro del S. Padre; V. Sig.ria Rev.ma, se crede, gliene parli, e senta un po’; se dovessi dare un sussidio, mi scriva quanto, anche per persuadere questo Padre.
E poiché egli non è sacerdote secolare, ma frate minore, e un po’ sta in Convento e un po’ no, in caso affermativo voglia pure farmi conoscere se debbo darlo a lui o al Convento.
Si degni raccomandarmi al Signore, e domandare al S. Padre una speciale benedizione, poiché mi trovo in tanti bisogni che Nostro Signore mi assista, e mi dia pazienza e prudenza, e tutto, perché ho bisogno di tutto.
Con profondo ossequio
Suo dev.mo Servitore
in Gesù Cristo e Maria SS.
Sac. Luigi Orione
dell’Opera d. Div. Provvidenza