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Riservata per voi e

pei soli religiosi nostri,

cui può interessare,

pregando anch’essi di tacere.


Messina, il 20 / V. - [1]910


Caro Don Risi,


Appena ricevuta la presente Don Adaglio si toglierà dal Manicomio e tornerà ad abitare a Sant’Anna, andando al Manicomio a surrogare Don Francesco. Desidero che, sia l’uno che l’altro, facciano anche questo sacrificio per amore di Dio e della Beata Vergine.

Io intanto informo di tutto il Vicariato, poi faremo quello che i Superiori decideranno. Se Don Francesco non potrà resistere, lo surrogherò, ma pel momento, mi faccia questa carità per amore di Dio; per le relazioni con la Direzione farà Don Adaglio. È bene che di tutto questo non se ne parli, né in casa né fuori: ve lo raccomando, caro Don Risi, con nessuno.

È bene che Don Adaglio si tolga subito per non vedersi fare brutte figure di essere messo fuori: egli non mangiando né dormendo pîù là, anche vada a surrogare alcune ore Don Francesco non gli diranno nulla; de dicessero qualche cosa vi prego di sopportare con pazienza e riferire. Il Paradiso deve bene costare qualche cosa.

Ho ricevuto la vostra lettera, e vi risponderò con più calma. Intanto ciò che mi preme assai, mio caro Don Risi, è che durante il pranzo e la cena si faccia continua la lettura, poiché so che a S. Anna si mormora.

Io, per aggiustare certe cose di Roma, ho scritto a Don Sterpi che venga a Roma, poiché è da qualche tempo che desiderava che ci fosse più spirito di carità e di congregazione e Roma (cioè i miei confratelli di Roma) da un po’ di tempo non mi danno troppe consolazioni, pure sapendo che io sto qui crocifisso, e che avrei bisogno di più conforto. Con Don Sterpi verrà giù Angelo Ferretti, e lo direte al Chierico. Domani pregherò per Ferretti come per Montagna: per Mario e per Martinotti che prendono il Diaconato.















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Fatemi il piacere di pregare assai Don Gaspare Goggi per me, specialmente Voi che siete il successore di Don Gaspare. Io spero che questo pensiero di essere, a Roma, in una posizione così delicata, e importante per tanti motivi, e successore di Don Gaspare vi farà diventare più paziente, più tollerante e più e più santo.


Vostro aff.mo in G. C.

D. Orione d. D. P.