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 Anime e Anime

Messina, il 20 / XII - [1]910


A Nunziante


Onor.le Signor Marchese;


Ho ricevuto la Sua gradita lettera del 19 c. m. con le £. 600 e , per gli onorarî del Ligenza e La ringrazio di cuore di tutto ma specialmente delle Sue parole di bontà.

Il Signore dia consolazione alla Sua anima, e vita e prosperità alla Sua Casa. Io sono niente davanti a Lei, che è così ripieno di spirito cristiano; ma non voglio perdermi d’animo, ma bensì intendo, col divino ajuto, intendo cominciare una vita tutta di amore dolcissimo a Dio e al prossimo, da servendo con devozione umiltà e devozione di figlio della vero la nostra Santa Chiesa, così santa e così poco conosciuta.

Ella pregherà per me, ed io per Lei: Le dico che farò orazione ogni giorno davanti al Signore, quando la mattina consacrerò il Suo Corpo e Sangue Sacratissimo, e lo distribuirò darò alle anime dei fedeli per crescere la carità di Dio e degli uomini sovra la terra; e così saremo veri amici e fratelli, amandoci soavemente, e facendoci del bene nello spirito, come piace al Signore che avvenga tra i suoi.

Ella mi abbia come un quasi fratello in Domino o, meglio, come un servitore fedele: e devoto io farò pei Suoi cari orfanelli tutto ciò che umanamente è possibile da me, anche per l’avvenire, come se fossero Gesù stesso. Non le dico altro, né potrei dirle di più.

Grazie delle sue buone parole: Dio La benedica, caro Signor Marchese.

Sì, le difficoltà sono molte, e i giorni miei saranno forse più dolorosi ora che intendo darmi a servire e a seguire pîù da vicino il Divino Maestro, ma xxx ho il cielo davanti a me, e guardo a Lui che la Chiesa a mia guida e sono farò la mia strada secondo i disegni di Dio sulla sull’anima mia vita.