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[Minuta]
Caro Sig.r Bajardi,
La
festa di San Luigi la passai tra i miei cari figli
gli
orfanelli di
Cassano
Calabresi della Colonia Agricola di Cassano al Ionio e al ritorno a
Messina trovai il Suo graditissimo telegramma.
Ne
feci
stesi subito uno di risposta, ma poi non lo spedii
inviai perché
poiché in esso diceva in breve ciò che dico qui più in disteso, e
quindi non mi parve conveniente far sapere al telegrafo certe cose.
La
ringrazio dunque, caro Sig.r Bajardi della Sua bontà verso di me e
verso dei figli della Divina Provvidenza. Iddio infinitamente ricco e
ricompens
rimuneratore di ogni opera buona ricompensi larghissimamente il bene
che Ella ci fa. Io prego per Lei caro
Sig.r Bajardi
e la SS. Vergine che mi conceda di avere il Lei caro Sign, Bajardi,
un fratello di lavoro per la Chiesa e per le anime durante il breve
pellegrinaggio che noi due avremo ancora su questa terra, e poscia me
lo dia a compagno di gloria in Paradiso.
Quanto è grande cosa carissimo mio Sig.r Bajardi cooperare con Dio alla salute delle anime. Io tengo in mano certi autografi del S. Padre per cui Ella in pochi anni potrebbe essere Sacerdote, ed essermi di grandissimo aiuto e salvare molte anime.
Del resto veda che io la amerò sempre nel Signore dovunque Ella sia, ma ogni volta che prego per Lei mi sembra che sia volontà del Signore che Lei si dia tutto a Dio.
Io
non vorrei che Lei badasse agli impacci di questo mondo, il Signore
La aiuterà in tutto: vorrei invece che Ella si raccogliesse davanti
a Dio a vedere un momento e le vanità e la fugacità della vita, e
poi lo
pregasse con cuore largo la SS. Vergine di ottenerle di spendere
darsi
poter seguire Nostro Signore più da vicino portando la Croce della
Chiesa e salvando le anime.
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Se Iddio La chiamasse, io la conforto a secondare con la semplicità di un bambino e con prontezza e generosità la voce del Signore: la quale è voce preziosa e che non sempre ritorna. Confidiamo nel Signore e nella Madonna SS. e mettiamo ai Loro piedi i nostri cuori. Mi perdoni, caro Sig.r Bajardi, tanta libertà e mi creda pieno di stima e di affetto.
Suo dev.mo in G. C.