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24 luglio 1924
+ Dell’Orazione
Il primo passo verso l’inferno: - Mancanza di orazione.
Preghiamo di più e meglio - Esempi di Gesù.
Come potremo avere lo spirito di pietà, se non preghiamo? Possibile che vi sia tempo a tutto, meno che per chiedere perdono a Dio: parlare a tutti, meno che a Dio, ringraziarlo, lodarlo, benedirlo.
Ma
io confesso, predico, fo scuola, ciò che faccio per le anime altrui,
lo considero come fatto per la mia propria. - va
tutto
Adagio
Adagio,
- ma potrai tu forse fare tutto con
vero spirito,
cioè con amore di santo di Dio, con retto fine e con perseveranza,
se non preghi e molto? Os
meum apersi et attraxi spiritum,
dice il Salmista.
E poi la prima carità a chi bisogna farla? D. Capasso dice: se vi è qualche cosa da lasciare, che sia proprio questa: la preghiera, che è la cosa più indispensabile. - Terra che s’inaridisce.
È ben disgraziata un’anima, quando, sia pure per doversi occupare nel sacro ministero, non ha più un minuto di tempo per pensare a se stessa? S. Bernardo ad Eugenio III° - questi era una bell’anima - “Se Voi, Padre Santo, continuerete ad abbandonarvi tutto intero a codesto turbine di affari, trascurando il vostro interno e la orazione, andrete, senz’avvedervene, dove non vorrete … all’indurimento del cuore” En! quo trahere te habent haec occupationes maledictae! (De Consideratione IV)
Fa pena udire certi Sacerdoti che buttano fuori certe Ave Maria e altre orazioni così storpiate, che fanno perdere tutto il frutto delle loro prediche. Recitano tutto d’un fiato e con tanta fretta, che non se ne capisce nulla: non v’è stilla di divozione. (Breviario - figura d’un diavolo con la cesta).
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In refettorio: pregano e le mani corrono ad aggiustare i piatti, i tovaglioli, le bottiglie, gli occhi corrono da tutte le parti: - si danno ordini, la voce frammezza preghiere ed ordini importuni.
Come pregava Don Bosco. E tutti gli tenevamo gli occhi addosso. - E così i giovani con noi. - L’Angelus di D. Bosco con Costamagna.
S. Agostino: Recte novit vivere, qui recte novit orare. Tantum valet quantum orat il filosofo. S.Tommaso. Il Rosmini dice che l’Orazione è di tutte le filosofie la più sublime, di tutte le scienze la più istruttiva. Nel suo oggetto: Oratio est petitio decentium a Deo; una domanda che si fa a Dio di ciò che abbisognamo - (S. Giovanni Damasceno Ost Fid.)
Nella sua forma: è uno slancio, un volo del cuore: Ascensi mentis in Deo. È la scienza delle scienze. (Rosmini)
I Santi trovavano le loro delizie nell’orazione (di notte). S. Benedetto. L’esercizio dell’orazione più si pratica e più diventa dolce. La preghiera è sempre il più potente mezzo per ottenere ogni grazia.
Vocale - Mentale - Vitale.
La vocale è necessaria (Pater): ci vuole la Mentale che unisce: non è meno efficace la Vitale, che consiste nelle opere buone offerte a Dio, e specialmente le opere impastate di sudore e di lacrime (euntes ibant et flebant mittentes semina sua etc.), le fatiche, i dolori morali, i patimenti nascosti, il soffrire con G. Cr.
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N. 3
Con l’orazione si può ottenere da Dio una gran misura di carità, che santifichi il nostro lavoro, i nostri studi, e da profani li faccia diventar santi e spirituali. - S. Tommaso e Aristotele.