V101T155 V101P197



[Lettera inviata a Don Orione]


Dio solo!   Brefotrofio Prov.le Reggio Calabria

4/ 3/ 1928


risp. il 10 / 3/ [19]28


Rev.mo Superiore Don Orione,


Le scrivo la presente letterina per chiederle una carità, sapendo quant’Ella questa la estende ad ogni sorta di miseria. In questo ospizio abbiamo un trovatello d’anni sei compiuti, e forse in Aprile prossimo compirà i 7 anni, il quale non può essere affidato a qualche famiglia perché invalido: ossia piccino ebbe paralisi infantile, e così le gambe del povero piccolo non si prestano per camminare, appoggiato ad una sedia cammina e forse e senza forse più grande potrà adoperare le grucce, però non è scemo, in mezzo a queste donne non sta più ben perché maliziosetto: il detto bambino si chiama Gersolo Umberto.

Lei che a Venezia à fatto il Piccolo Cottolengo, farebbe tanta carità ricevere il detto bambino in quella Casa, facendomi sapere la retta mensile pel ricovero e ciò che bisogna; perché ciò che Lei mi dice farò consapevole l’Amministrazione Provinciale che deve rispondere pel pagamento.

Spero che questa mia avrà esito favorevole, facendomi sapere qualche cosa al proposito.

Assieme a queste sorelle Le bacio con rispetto la destra, si ricordi di noi dinanzi a Gesù Ostia e ci benedica.


Dev.ma in G. C. S. Susanna Sardano

Suora della Carità





















 V101P198


[Sulla stessa lettera Don Orione postilla come segue:]


M. Rev.da Suor Sardano

Brefotrofio Provinciale

Reggio Cal.


Il bambino di cui la Signoria Vostra ha scritto a Don Orione potrebbe essere accolto al Piccolo Cottolengo in Quarto dei Mille (Genova) a lire 8 il giorno, tutto compreso, eccetto spese a causa di malattie o deficienze fisiche.

Si esige però una dichiarazione che l’Amministrazione Provinciale del Brefotrofio si obblighi a ritirarlo qualora il Piccolo Cottolengo non potesse più tenerlo.

Nostra regola è che quando una persona può vivere del suo o ha chi paghi non deve venire a sfruttare la carità altrui.


Con devoto ossequio

di V. Rev.za