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[Da copia dattiloscritta]
(Da Bollettino Parrocchiale S. Maria Bogliasco Marzo 1961 - n° 3 - Anno XLVII – pag. 6)
19 Aprile 1932
M. Rev.do Signor Arciprete (Don Dellepiane)
voglia scusarmi se ancora non la ho ringraziata della sua cortese accoglienza; io sono venuto via da Lei edificato, e come se fossi stato da un amico di lunga data. Mi voglia anche perdonare di averLe rubato tanto tempo, ma credo che ci abbia fatto del bene allo spirito di tutti e due; é così bello sentirci consenzienti e uniti nella carità del Signore!
Uscendo da Lei ho trovato sotto i portici quel Signore che evidentemente mi aspettava, e insistette che fossi salito un momento in casa sua, e mi parve buona cosa accondiscendere. Non mi sono neanche seduto, ma ho detto qualche parola che spero avrà fatto del bene, nel senso che Ella comprende.
Quella persona non l’ho più veduta, solo ho mandato a dire che sarei tornato a Genova e che S. Francesco di Sales era nemico della fretta. Se e quando Lei crederà, e come Lei crederà e come crederà Sua Eminenza l’Arcivescovo (si definirà il progetto): così e solo così perché solo questa è la strada di Dio; per la divina grazia io non sono e non voglio essere che uno straccio nelle mani e ai piedi della S. Chiesa. Preghi per me, caro Signor Arciprete, e mi voglia avere uno dei suoi più sinceri amici in Domino”.