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+       Bs. Aires, 30 giugno 1936


Caro Benedetto,


Ebbene, caro Benedetto, come stai? So che ti è venuto a trovare Don Sterpi, e questo mi ha fatto molto piacere. Ho avuto da lui tue buone notizie, e prego il Signore di confortarti sempre con la sua santa grazia, e di conservarti in buona salute, sì che possiamo non solo rivederci, ma aver modo di prepararci ancora un po’ di bene per la vita eterna.

Otto giorni fa sono stato a La Plata a sposare uno dei figli di Pietro Grossi (Camaron), e là ho incontrato parecchi nostri parenti e un gruppo di Orioni, figli dell’Avv.to Francesco Orione, che è Professore a questa Università, e molto buon cattolico: l’Avv.to Orione è figlio di Lorenzo: tutti mi hanno incaricato di mandarti i loro saluti.

Caro Benedetto, vedi di usarti tutti i riguardi possibili, ma, sopra tutto, raccomandati sempre al Signore, prega e va a confessarti con frequenza, da trovarci pronti in qualunque momento piaccia a Dio di chiamarci.

Non ti posso ancora dire quando ritornerò, ma non starò più via tanto come sono stato, e il mio ritorno spero sia presto: un bel giorno, se così a Dio piace, ti farò una bella improvvisata. Prega per me, caro Benedetto: io sempre ti ricordo e ti raccomando al Signore e alla SS. Vergine.- Dio ti conforti di ogni grazia e benedizione!

Tanti saluti ai nostri di Voghera, che spero staranno bene.