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[Minuta]
Minuta 1936
A tutti i miei cari Sacerdoti,
Vogliate
Procurate ai giovani a
voi affidati
divertimenti, ma fate
che essi
essi siano circondati da ogni seria salvaguardia per la purezza delle
loro anime. I divertimenti che si danno devono essere assolutamente
onesti. Attenti al Cinema.
Richiamo ad un maggior senso di responsabilità circa il cinematografo.
Vi sono pellicole cinematografiche nel campo dell’istruzione tecnica e scientifica, della documentazione a mezzo di films storici, etnografici, missionari, che non contrastano con i criteri della morale cristiana, e possono non solo essere lecite, ma raccomandabili.
Ma 99 su 100 la cinematografia teatrale, drammatica o comica non risponde alle sane norme della morale cristiana né al nostro sistema di educazione onesta e civile.
In troppi casi il cinema non giova al pudore né ad educare la gioventù, è ancora strumento di corruzione: le conseguenze sono funeste sugli animi giovanili corrompitrici del buon costume: Latrocinî, assassinî, suicidi, fughe, fattacci di ogni genere vengono perpetrati da minorenni corrotti alla perversa scuola del cinema.
Il delitto e l’immoralità vengono glorificati.
A parte certe pellicole di carattere pornografiche, generalmente nelle Comiche, sono la scuola di atti sconvenienti e delle passioni libertine. Né mi si dica che si fa vedere il male per farlo esecrare. Niente è più contrario alla dottrina della Chiesa e al più elementare buon senso.
La povera ed inesperta gioventù è già circondata da tante occasioni e mali esempi, da tanti gravi pericoli, da fiamme così cocenti, che non ha bisogno di altri incentivi al male.
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Presentate
alla fantasia dei giovani il vizio, la passione coi colori e le forme
più seducenti, e a nulla servirà poi la smorfia di pentimento con
cui si vuole coonestare il fango ributtante che ha offuscata
macchiata la mente e stimolato perversamente i più bassi istinti.
E neppure mi si dica che esiste la censura. - Troppe volte essa si basa su principi e criteri ben criteri e ben lontani dai nostri. Alcuno dirà: ma facciamo i tagli. Evvia! non si moralizzano i films coi tagli: la trama equivoca e morbosa resta anche dopo asportate le scene offensive al pudore. I tagli, bene spesso, eccitano a indagini maliziose e supposizioni morbose.