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[Da copia dattiloscritta]
Anime e Anime!
Da Rho, presso il Santuario
della Madonna Addolorata dei Padri Oblati
Missionari, il 17 novembre 1937.
A suor Maria Pazienza,
Superiora delle suore Missionarie della Carità
In Tortona
La grazia del Signore e la sua pace siano sempre con Voi e con tutte le nostre buone Suore.
Mi valgo del così detto tempo che si concede qui, anche durante i Santi Spirituali Esercizî per manifestare il pensiero che, in questi giorni, del continuo mi sta presente, circa quanto riguarda le figliuole, che venute a noi per farsi Suore, per una ragione o per l’altra, non si è potuto accogliere tra le Suore. Ed esse ancora permangono nelle nostre Case o negli Asili nostri con Suore, vivendo da anni, con le Suore, e lavorando, sempre col vivo desiderio e nella speranza di essere accettate quali Suore.
In questi giorni di santo ritiro e di orazione, desiderando vivamente mettere a posto la mia anima sia con Dio che con gli uomini, ho deciso, nel Signore, di vedere tutto quello che, in coscienza, dovessi fare per dette figliuole, al fine di togliermi ogni responsabilità, specialmente dopo quanto il Visitatore Apostolico, molto seriamente, mi ha fatto considerare, dopo essere stato in Polonia.
A questo effetto ho pregato lo Spirito Santo che voglia illuminarmi e darmi il dono del consiglio. E sto pure invocando la S.S. Vergine, nostra Madre.
Epperò a questo fine scrivo la presente per invocare preghiere da Voi e da codesta Comunità, e, insieme con le preghiere, vorrei che si adunasse il Vostro Consiglio,
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Il Rev.mo Canonico Don Perduca, e che, insieme trattasse che cosa si potrebbe fare, che cosa sapreste consigliarmi nel Signore, anche per impedire che qualcuna, stanca dall’aspettare (e forse più di una), abbandoni la vostra congregazione per cercarsi altro posto.
Prego che si tenga segreto quest’argomento che tratterete, e che nella vostra adunanza si dia lettura di questa mia lettera. Idio misericordiosissimo si degni di ispirarci quello che per tali figliuole si può, e si deve fare, e ci dia grazia di farlo. Col divino aiuto, lo farò.
Vi prego, intanto, di farmi preparare entro dieci giorni dalla data della presente, un elenco esatto di dette figliuole con la loro paternità e maternità, paese di nascita , età. E, a lato, il tempo ( se non la data, almeno l’anno) dacché sono entrate da noi; ragioni per cui non furono ammesse al noviziato. In quali Case furono, per quanto tempo in ogni Casa, e dove ora si trovano, e quale incombenza oggi hanno, e che attitudini o qualità hanno. – Se hanno portato dote, e quanto,. – Se hanno buona salute o quale malattia, e se hanno difetti fisici, loro carattere e stato presente di salute. – E ogni altra notizia e informazione che credeste in dovere di darmi.
Or tutto questo mi vedo obbligato a chiedere non solo per esonero della mia coscienza, e per trovarmi pronto, da un giorno all’altro, a rispondere e dare le dovute ragioni al Visitatore del modo retto del nostro operare, ma anche per sradicare la causa di un certo malumore che corre tra suddette figliuole, parecchie delle quali si ritengono come sfruttate e quasi solamente per lavorare, o in conto di serve da altre, che vestono da Suora.
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Io questo non lo credo, o, se è avvenuto qualche incidente disgustoso, certo non è stato che qualche caso molto raro, tuttavia mi pare doveroso e urgente che prendiamo nel Signore quelle provvidenze che la carità del Signore ci suggerirà, per il bene e la santificazione nostra e di quante sono nelle nostre Case.
Tutto faremo sotto lo sguardo di Dio, e come fossimo in punto di morte, per darne conto a Lui.
Vi conforto di ogni Benedizione, la quale suona ogni piena fiducia in Voi come nel Consiglio della Congregazione vostra. E benedico largamente a tutte le Suore. Pregate per me.
Dev.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. G. L. Orione dei Figli della Divina Provvidenza
P.S. la presente si conservi nel vostro Archivio. Dopo questo, pregheremo la Madonna SS., e si passerà a qualche cosa di positivo per quelle della Madonna della Guardia, sempre con l’aiuto della grazia di Dio.
Copia conforme all’originale
Sac. A. Perduca D. P.