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Piccola Opera

della

Divina Provvidenza

Tortona


2 Giugno 1939


Caro D. Sterpi,


La pace del Signore sia sempre con noi!

I Mi fa tanto dolore il fatto di Bargiggia, e che abbia sbagliato ripetutamente.

Fare indagini sul suo passato, prima che venisse da noi. Faccia pure gli Esercizî Spirituali, ma poi levarlo tosto da Villa Moffa, e metterlo in una Casa dove possa essere aiutato e non esposto, - e pure vigilato. Se non è normale, non si faccia studiare da Sacerdote; ma, se si metterà bene, rimanga fratello Coadiutore; - ritardategli i voti perpetui.

II Questo fatto mi persuade sempre più che a Salita Angeli non si possono lasciare Chierici, - se non ci sarà un degno e atto Sacerdote cui affidarli. L’anno scorso Zucchegna, quest’anno Bargiggia, dei quali avevamo tanta fiducia. Ho un notes di Zucchegna piccolo - non cattivo, ma che ha pagine per me alquanto misteriose e sentimentali.

III Per Alessandria riferirò, oggi, al Visitatore.

IV Jeri mi sono occupato pel predicatore dei Sacerdoti: attendo risposta. - Vorrei che gli Esercizî in Luglio, dei Sacerdoti, fossero a Villa Moffa, dove so che ci sarebbe ancora posto. Sentirò D. Cremaschi.

Domenica sarà a Milano, e vorrei invitare anche Don Penso, - che ha buono spirito.

Ma, a Bra o a Montebello, - è però da augurarsi che gli Esercizî dei Sacerdoti, almeno una I.a muta, - siano in Luglio.

Quanto ai Chierici di Genova, per me, più presto si possono ritirare, meglio è.

Per Diano Marina, - la lettera è una buona lettera, - ne parleremo oggi, e poi scriverò o ci andrò. E così parleremo per Velletri -