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[Minuta]


Caro monsignore

e dire all’arcivescovo che intendono che io sia messo a parte del governo della diocesi? Qui mi tengono nascosto tutto: io non so nulla da loro: quando vado, non c’è mai nulla da comunicarmi: tutto va bene.

Mgr. Arcivescovo venne a Roma, io andai da lui la mattina,lo accompagnai la sera, non mi disse nulla che riguardasse la diocesi, che egli almeno per una altra settimana decina di giorni doveva abbandonare abbandonava.

Le facoltà per binare le lasciò al segretario, e quindi andavano da lui. Mentre era a Roma, gli scrissi due lettere che riguardavano la diocesi, né mi rispose né me ne disse verbo, quando giunse: io dovetti poi interrogarlo, l’altro jeri, per una faccenda di frati dov cose di cui pure gli avevo scritto a Roma.

Andò a Patti Partì dopo, quasi subito dopo, per le Conferenze Episcopali; si fermò sapeva di fermarsi via per altri otto giorni, ma io andai da lui prima, ma non mi disse nulla che riflettesse il la amministrazione della vasta Archidiocesi: ora possibile che non ci sia mai nulla anche quando egli deve assentarsi?

Si può continuare così? Sono molto adirati, perché il Papa non fa dei vescovi Siciliani...


Ogni volta che Quando si è parlato contro di me personalmente, io ho taciuto, per cui mi screditano poi per ignorante un minchione; quando fu l’ora, ho parlato chiaro a Mgr. arcivescovo, ma certi idoli non caddero e sono mi pare siano la ruina di questa povera diocesi.

Tuttavia, le ripeto, pure ringraziando Nostro Signore, che mi dà modo e forza di amarlo in croce, io non le nascondo però che molte volte spesso mi sento come esausto di forze e di dolore.