V102T015 V102P015
[Minuta]
Caro
monsignore
…e dire all’arcivescovo che intendono che io sia messo a parte del governo della diocesi? Qui mi tengono nascosto tutto: io non so nulla da loro: quando vado, non c’è mai nulla da comunicarmi: tutto va bene.
Mgr.
Arcivescovo venne a Roma, io andai da lui la mattina,lo accompagnai
la sera, non mi disse nulla che riguardasse la diocesi, che egli
almeno
per una altra
settimana
decina di giorni doveva
abbandonare
abbandonava.
Le
facoltà per binare le lasciò al segretario, e quindi andavano da
lui. Mentre era a Roma, gli scrissi due lettere che riguardavano la
diocesi, né mi rispose né me ne disse verbo, quando giunse: io
dovetti poi interrogarlo, l’altro jeri,
per una
faccenda di frati dov
cose di cui pure gli avevo scritto a Roma.
Andò
a Patti
Partì dopo, quasi subito dopo, per le Conferenze Episcopali; si
fermò
sapeva di fermarsi via per altri otto giorni, ma
io andai da lui prima, ma non mi disse nulla che riflettesse il
la amministrazione della vasta Archidiocesi: ora
possibile che non ci sia mai nulla
anche quando egli deve assentarsi?
Si può continuare così? Sono molto adirati, perché il Papa non fa dei vescovi Siciliani...
Ogni
volta che
Quando si è
parlato
contro di me personalmente, io ho taciuto, per cui mi screditano poi
per ignorante
un minchione; quando fu l’ora, ho parlato chiaro a Mgr.
arcivescovo, ma certi idoli non caddero e sono
mi pare siano la ruina di questa povera diocesi.
Tuttavia,
le ripeto, pure ringraziando Nostro Signore, che mi dà modo e forza
di amarlo in croce, io
non le nascondo però che molte
volte
spesso mi sento come esausto di forze e di dolore.