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+ Pax Christi
Carissimo Minardo,
Rispondo solo ora alla vostra del 22/6, e vi prego di scusarmi.
Per ora desidero che andiate in luogo dove trovare un po’ di pace e di conforto e di vita interiore: quindi,invece di venire a Tortona,dove si muore per il caldo soffocante di questo istituto così chiuso, andrete a S. Remo, dove già siete atteso dai nostri buoni fratelli.
Nel prossimo anno apriremo facilissimamente una Casa a Genova, e lì terminerete i vostri studi, essendoché a Roma, per la lontananza dalla università, pare che ci sarebbero gravi difficoltà e strapazzi. In questo caso tra non molto - quando sia assicurata l’apertura della Casa in Genova,- voi potrete vestire l’abito della religione, ma di questo ne parleremo ancora, e più a lungo et os ad os.
Ringrazio nostro Signore dell’aiuto veramente straordinario che vi ha dato negli esami. Avanti di partire da Torino ringraziatene anche voi la Consolata.
A quello di Modica vi ho detto fin dall’anno passato di scrivere pure che venga.
A Genova ci donano una casa, in posizione bellissima, dove metteremo una residenza: per ora. Tuttavia, e finché la cosa non sia fatta, desidero non se ne parli.
Vi avrei mandato il danaro pei libri di greco, ma ora, - e da qualche tempo - mi trovo addirittura crocifisso. Vuol dire che potrete mandarli a comperare per mezzo di d. Alvigini anche da S. Remo, appena potrò disporre.
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A S. Remo troverete un luogo confacientissimo alla vostra indole, alquanto romita e pensierosa: di più la bontà dei fratelli vi rifarà tutto sì che avrete pur voi ad esclamare: quam bonum et quam jucundum habitare fratres in unum!
Che Gesù vi benedica e accompagni
io vi accompagno con ogni mia benedizione.
Salutatemi tutti quei nostri carissimi fratelli.
Vostro D. Orione