V102T028 V102P029
[Minuta]
Ill.mo sig. Cagnoni,
Ricevo
la sua lettera. Monsignor vescovo aveva incaricato me, da qualche
giorno, di scriverle, e
forse vedendo che io non gli portava
io non lo feci poiché già doveva venire da coteste parti e, mi
proponeva preferiva
più che scrivere alquanto
meglio rif,
preferiva parlarle trattandosi di cosa assai
delicata e riservata.
Ora
che Lei mi trasmette la
copia della lettera di sua eccellenza, che le dirò? Se sta vero,
come devo credere, quanto lei mi scrive, che cioè monsignor vescovo
le ha dato
promesso che non avrebbe mancato di mandare don Zanalda, concedendole
per stavolta, se non un diritto di nomina, almeno di assecondare il
desiderio suo che
è pure
e dei maggior offerenti, come lei mi assicura, lei
non ha che da esporre ricordare
nulla osta che ricordi a s. eccell. rev.ma, sia
pure
con riverenza, quanto egli
ebbe a promettere, e
lo faccia
anche facendogli osservare, con rispetto, che lei ci farebbe poco
buona figura, che darebbe prova di non essere coerente e ne
avrebbe
gliene verrebbero forti dispiaceri.
Del resto lei, ottimo sig. Cagnoni, non si perda di animo; tutte le opere buone trovano le loro difficoltà, ma Iddio non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per darne loro una più certa e più grande.