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Eccellenza rev.ma,


Dopo il mio telegramma col quale La ringraziava della Sua consolantissima lettera e di quanto aveva fatto, e le diceva che le avrei scritto, non mi trovai in una situazione che non mi era difficile scriverle, e non sapeva come fare a scriverle spiegarmi e pensai di allora di attendere un poco e lasciai fare al Signore alla provvidenza del Signore e di attendere che le ultime difficoltà benché vivamente.

Ora E infatti Don Albera mi ha ultimamente riferito che sua eminenza rev.ma il cardinal De Lai ha risposto scritto in modo definitivo ed una lu una bella lettera ad una lunga lettera di monsignor arcivescovo di Reggio però gli dice per di lasciare il progetto in cui gli dice di lasciare il San Prospero: e ne sia di tutto benedetto il Signore! Anche questa

Accludo alla la lettera che Monsignor Bressan ha scritto a vostra eccellenza, e che ella gentilmente ha trasmesso volle trasmettere.

Ora uscirà il programma per le Scuole, di ma sopra tutto pel dopo-scuola. Anche a Reggio ho voluto che si inizî una biblioteca scolastica, cioè propria pei fanciulli dell’Oratorio e delle Scuole, e porti il suo n.

Monsig.r arcivescovo ci aveva date a Don Felice lire 100 di 500 lire che diceva aver ricevuto per noi, ma ora essendo venuti a conoscenza che in realtà quello non era danaro datogli rimesso per noi cercheremo di ricompensare. Con La Fortitudo si è ricostituita e tiene regolarmente la sede le sue riunioni. Non così la Pro - Zancla dalla quale se ne staccarono 21, compresi quasi tutti quelli che andarono a Milano l’anno passato e anche Attilio Salvatori; ecco io per quanto vostra eccellenza conosce non credo conveniente dovermene incaricare, se non ho uno speciale mandato, ma essa è una manca di base e mi pare nave senza nocchiero in gran tempesta; manca di base.

Con l’Avvocato Spagnolio, come Le telegrafai, sono era rimasto già fin dal nostro incontro che avrei non l’avrei affatto incomodato appena egli mi fece note.


















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Vostra Eccellenza nella sua mi dice che se sarà necessario potrà spedirmi un po’ del denaro che è costì depositato, e che io potrò depositare ancora quando man mano verrò incassando quello dello Spagnolio.

Io finora resistetti, ma ora, dacché Ella mi fa questa proposta, l’accetterei l’accetto, poiché mi trovo veramente in bisogno.

Devo pagare il terreno su cui sorge la Casa e i cui mandati sono già alla Prefettura: devo pagare il piano - forte che ho dovuto acquistare e mi è venuto un buon acquisto: è un buonissimo strumento, e non mi conveniva perderlo poiché il prezzo era conveniente, e l’avrebbe preso subito portato via un altro, - così serve esso pel teatrino e per le lezioni di musica.

Qui non si concepisce un Istituto di giovani senza musica, specialmente con questo popolo che vive più di sentimento che di fredda ragione.

Ho dovuto fare il teatro, devo fare una cinta che va al Viale San Martino per un appezzamento di terreno concessami e necessario per mettermi un po’ a posto. E questo anche per Messina. Ma anche a Reggio devo secondare qualche iniziativa buona di Don Felice che fa bene.

Don Albera sabato mi ha prestato lire 100, ma ora non ne ho più