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Carissimo Don Paolo,
Ho ricevuto la tua.
Io ho gli Eremiti da mandare, ma siccome sono inteso ora di mandarne due ad Agira, bisogna combinare le cose in modo che ne possano andare due anziani e già formati là.
Qui ne ho tre disponibili, ma due di lì bisogna mandarli ad Agira. Ad Agira ci vuole un assistente (anche non sia prete), due eremiti e uno che faccia la cucina. Ci pagano i viaggi e mantengono e danno L. 1500 all'anno. Ora si farebbe un patto per 5 anni - se poi verranno più eremiti, si aumenterà la somma pattuita, e così vedremo di pagare un po’ di debiti; altrimenti vendere Voghera o Mornico non conviene, perché vogliono dare nulla, ed io non posso più andare avanti, perché non ricevo aiuti da nessuno.
Questa casa, se non avesse addossati migliaia e migliaia di lire di interessi e il noviziato e le provviste di abiti a quanti di formano qui e poi bisogna mandare vestiti altrove, avrebbe da andare avanti, prova ne sia che quest’anno ho pagato il pane e tutti i generi giorno per giorno - pur lasciando i debiti vecchi.
Ora mi trovo veramente agonizzante, e quest’anno è tutto l’anno che sono addirittura sulla croce, veramente crocifisso. Sono obbligato a dire a tuo zio che, almeno ad evitarmi brutte figure, per un po’ di tempo ritiri e mi rimetta i fitti di Voghera - eppure questi non saranno che una goccia di acqua ad uno che muore di sete.
Entro ottobre, per citazione avuta dalla Curia, sono obbligato a dare 7000 lire al Cassola, il quale ha…