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Ill.ma Signora,
Mi spiace darle notizia che reca dolore.
Il Suo figliuolo Riccardo è da qualche tempo che non sta troppo bene di salute. In brevissimo tempo egli è cresciuto molto bene in altezza, ed ora lo ha preso una tale debolezza, che non c’è verso a rimetterlo, malgrado lo abbia messo a vitto particolare e lo abbia esonerato dal lavoro.
Io
l’ho fatto visitare ripetutamente anche
dal medico, il quale mi ha assicurato che sarà nulla; tuttavia
questa debolezza continua e la tosse mi fa un po’ pensare.
Non è che egli stia a letto, no - ora che scrivo,egli si trova in iscuola con gli altri, - e raramente si mette per qualche ora sul letto, durante il giorno.
Credo anch’io col medico che sia l’essere cresciuto tanto in altezza in poco tempo; - mi parrebbe tuttavia buona cosa che Ella lo prendesse in famiglia per qualche tempo:l’aria del paese nativo certo gli gioverebbe assai.
Del resto Suo figlio è buono, molto buono e discretamente studioso, quantunque forse non inclinato all’agricoltura.
Gradisca, ill.ma signora, ogni mio rispettoso saluto e mi creda
Dev.mo Servitore
Sac. Orione Luigi
Direttore Colonia S. Maria Monte Mario
Roma
[Minuta]
Ill.ma Signora,
Mi
rincresce doverle
dare
darle notizia che le
recherà
dispiacere.
Il Suo figliuolo Riccardo, alunno di questa colonia è da qualche tempo che non va troppo bene di salute.
Egli si è alzato molto in statura, ed ora è piuttosto patito e l’ha preso una debolezza e una tosse che fa pensare male, ma non c’è verso di rimetterlo.
L’ho già fatto visitare e l’ho messo a vitto particolare.
Non
è che egli tenga il letto, ma certo non
è una cosa da
Io
spero sarà nulla che come dice il medico una gran debolezza per
essere in breve cresciuto molto in altezza, ma mi parrebbe bene che,
se le è possibile, ella se lo prendesse in famiglia per qualche
tempo. Chissà che l’aria del paese non lo rimetta me
bene.
Del resto il ragazzo è buono e noi ne siamo contenti