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[Minuta]
Eccellenza rev.ma,
Domenica
scorsa venni a Reggio, coll’intendimento di venire da vostra
eccellenza rev.ma per parlare del trasferimento che doveva avvenire
di don Felice e per dire
comunicare allo stesso che egli non
doveva prepararsi a partire, e non solo per un permesso di qualche
giorno come.
Sul
ferry boat incontrai mgr. Albera e il prof. Benassi col segretario,
che tornavano a Reggio, e seppi da loro
Don Albera che v. eccellenza era in visita per tutta la settimana.
Perdoni,
nell
quindi, vostra eccellenza il ritardo di questa mia doverosa
comunicazione.
Don
Albera le avrà detto le ragioni per cui don Felice fu fatto
ritornare lassù, ragioni che si riferiscono al
governo interno
della piccola Congregazione e
al suo avvenire, se questo sarà nei disegni della Divina
Provvidenza.
Noi
stiamo sistemandoci
e, se piacerà al Signore potremo fra non molto
cercando di formarci e nessuno meglio di v. ecc. rev.ma è
può essere capace di comprendere che, se con dolo
dispiacere ho levato don Felice, egli
ciò per altro potrà
giovare
si è dovuto fare per un bene che si spera maggiore; né io lascerò
di pensare più di frequente a Reggio e
di provvedere
e mi farò in quattro perché vostra eccellenza rev.ma perché i
soggetti corrispondano allo scopo e siano
sempre
lavorino con alacrità
umiltà e rettitudine con alacrità e
pru umiltà
e sacrificio a bene dei
specialmente della gioventù reggina.
Ora
cominceremo le scuole serali
Ho mand
provvisto di un buon maestro borghese del Piemonte codeste
la 3a
e 4a
elementare; egli è con me da 13 anni ed è ottimo insegnante e
buon cristiano.
Stante
il richiamo di del ch.co Gandini sotto le armi si è dovuto
tardato ad aprire le scuole serali, ma esse cominceranno in
settimana.
Superiore
della Curia
Io metto ancora una volta codesti miei figliuoli nelle mani di vostra
eccellenza.
Eccellenza,
continui, la prego, ad essere benigno e largo con un istituto ancora
bambino e veramente in fasce: codesta
noi le saremo tanto
sempre più tenuti in
quanto chetiamo tanto piccoli
della sua carità.
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Forse
v. ecc, rev.ma non lo ricorderà, ma io venni da lei, a S. Teresa, al
Corso d’Italia, per consiglio nei primi passi dell’istituto,
quando non sapeva ancora
bene che cosa mai la Divina Provvidenza volesse, ed Ella mi confortò
tanto e mi donò le Regole
Costituzioni dei Carmelitani, perché prendessi come modello nel fare
le Costituzioni.
Era
Io lo tengo ancora quel libro che mi servì tanto, e sopra vi ho
scritto fin d’allora che me lo aveva dato. Chi avrebbe mai detto
che poi saremmo venuti a finire a Reggio, vostra eccellenza e il
piccolo istituto?
Perdoni la digressione e la libertà e mi benedica affinché…