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Casa di S. Anna

Opera Divina Provvidenza

Roma - Borgo Pio 102 B


 +       Instaurare omnia in Christo!

        Anime e Anime!

        Roma, li 16 - 1 - 1906.



Molto Rev.da Madre,


Ricevo la Sua di jeri, e sono lieto di sapere che Ella si trovi a Tortona.

Ami molto il Signore, ecco quello che deve fare, e Lo faccia amare tanto, ma tanto tanto dalle Sue figliuole spirituali, e dica loro, ma specialmente a quelle che fossero preposte alle altre, di essere docili e umili ai piedi della S. Chiesa e figlie dolci della S. Chiesa, e di avere gran carità, gran carità, gran carità con le sorelle e con le povere vecchie e le bambine e con tutti, e di amarsi, nel Signore Nostro Gesù, molto molto di santa dilezione tra loro religiose, aiutandosi con dolcezza ad amare Gesù, e le anime che Egli vi ha affidate.

E amino tanto Gesù Crocifisso, Gesù Crocifisso, Gesù Crocifisso, e non cerchino l’apparenza della bontà e della virtù, ma si cibino di Gesù Cristo Crocifisso.

Per grazia di Dio hanno fatto il più, con voltare le spalle al mondo; il meno loro resta a fare, e saranno Sante = vivere amare e cibarsi di Gesù Crocifisso.

Rinnegare sé stesse, togliere la S. Croce e seguire Gesù Crocifisso - è tutto, e tutto il resto è nulla. Oh quanto sarete voi buona serva di Dio, e le vostre figlie buone serve di Dio e buone e davvero religiose, quando avrete conformata la vostra vita alla S. Croce di Gesù! - allora sentirete la soavità di Gesù, in croce la sentirete: Gesù si sente in Croce, si ama in Croce.

Tutte le anime che cercano Gesù altrove - errano: errano gli Istituti che non si vogliono formare sulla Croce: - errano errano tutti che cercano Dio altrove, e la pace e la vita e la santità altrove.

La Croce è la via del Paradiso, è la scala del Paradiso: non vi è salute per l’anima, né vi è speranza di vita eterna, se non nella Santa Croce.













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La Santa Croce deve essere il gaudio dello spirito perché essa è la perfezione di ogni santificazione.

Loro la devono dunque abbracciare e stringere bene e ben forte e legarsela bene alle mani e ai piedi e al cuore da non distaccarsene più, e che non ci sia né ferro né fuoco che le possa più staccare.

Per molte tribolazioni si farà l’Istituto e si faranno loro tutte al Santo Amore di Gesù, ed entreranno nel regno del Signore per multas tribolationes.

Ma hanno già fatto il più; dunque, preghiera e guardare Gesù, e avanti dietro a Lui, avanti con la Sua S. Croce sulle spalle: - questo è il meno, perché la mano di Dio è presso, che ci sostiene, e c’è sempre, e la S. Chiesa e il S. Padre a suo tempo non mancheranno, perché Dio è nella Sua Santa Chiesa sempre, e il Santo Padre è Dio visibile tra noi, suoi poveretti.

E anche i Vescovi sono Dio tra noi, e posti dallo Spirito Santo sopra di noi.

E coteste figlie devono riconoscere nel Vescovo di Alessandria la persona di Gesù Cristo, e così, in tutti gli altri Vescovi, dove esse sono, mostrare venerazione, come pure ai loro Superiori dati dai Vescovi, - perché questa è la volontà del Signore, e le anziane diano su questo santo esempio, come su tutto, alle giovani, e siano lucerna alle altre, e che la loro ubbidienza non sia interessata e apparente, per essere preferite e avere stima, ma per amore puro di Nostro Signore Gesù Cristo Crocifisso.

E non siano amanti di novità, ma di umiltà e di orazione vera e di Gesù Crocifisso, - e allora Gesù sarà con voi e vi benedirà. E non diano pace ai piccoli difetti, ma attendano con vivo amore di Gesù e dell’anima loro all’ufficio in cui le ha poste l’ubbidienza, senza curarsi delle altre - e siano pronte a patire le contrarietà, i disgusti e le mortificazioni da qualunque parte il Signore le mandi, a limitazione di tante Sante, tacendo ciascuna i difetti altrui e lasciando le critiche e il molto parlare.






















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Ma quelle che sono preposte avvisino, con dolce carità e con grande amore delle anime delle loro sorelle, - senza ira. E così facendo, vi dico che Dio sarà con Voi tutte e l’Istituto andrà perché lo spirito della carità di Dio lo farà andare. - E voi, Rev.da Madre, state forte e ferma e piccola e umile ai piedi dell’Autorità del Vescovo, e se Egli anche - (per modo di dire) - vi schiacciasse, voi e l’Istituto vostro, dite pure: - Signore, vi benedico! Monsignore, mille volte vi benedico, e Vi venero e Vi saremo figliuole umilissime e devote mille e mille e mille volte di più.

Questo spirito vuole il Signore da Voi, e deve essere lo spirito della nostra piccola Congregazione: altrimenti non ci intenderemo mai mai. E lo sappiamo bene tutte le figliuole, che la bontà di Dio ha chiamate a questa Sua piccola Opera di Divina Provvidenza, che cioè è finché piacerà al Signore che resti in questa Opera, non potrei mai tollerare altro spirito, per la grazia che confido in Dio che Egli mi darà. Capisco che bisognerà che alcune cambino totalmente vita, perché, per la Divina Grazia, so troppe cose, che Dio non può benedire. Qualcuna lavora per l’inferno, e non ama Gesù niente.

Bisogna lasciare le finzioni della vita religiosa ed amare davvero Gesù.

Meglio uscire che essere falsa suora e lavorare per l’inferno.

Iddio detesta i falsi religiosi.

Lei sa, Rev.da Madre, quello che ha detto il Sacro Cuore in proposito, e anche a Torino il Signore Nostro si è manifestato in uguale senso.

Dica alle figlie che o amino davvero Gesù o vadano, e non si lasci prendere da una falsa pietà e non guardi in faccia a nessuna; le mandi via cum consolatione, se non amano Gesù con vita santa, ma davvero vita santa, e non imposturità.

Ma io credo resteranno ed ameranno davvero tanto Gesù, e saranno davvero le Figlie di Gesù Sacramentato. Oh, quanto é bello amare il Signore!

Quanto è più faticoso e duro non amarlo!

Ad ottenere di edificare in Lei e nelle figliuole davvero una solida fabbrica di





















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grande amore di Gesù, invio per Lei e per tutte le Figlie questa orazione da recitarsi in Comunità ogni mattina, sempreché l’Autorità del Vescovo di Alessandria veda bene ciò, e il Rev.mo Don Capra, che ne fa le veci, approvi, e così per le altre Case.

Ecco dunque:

O Gesù mansueto ed umile di Cuore,

fate il cuor mio simile al Vostro.

Dal desiderio d’essere stimata,

Dal desiderio d’essere amata,

Liberatemi Gesù, (si ripeta ogni volta)

Dal desiderio d’essere lodata,

Dal desiderio d’essere ricercata,

Dal desiderio d’essere onorata,

dal desiderio d’essere preferita,

dal desiderio d’essere consultata,

dal desiderio d’essere approvata,

dal desiderio d’essere tenuta in conto,

Dal timore d’essere umiliata,

Dal timore d’essere disprezzata,

dal timore d’essere ributtata,

dal timore d’essere calunniata,

dal timore d’essere dimenticata,

dal timore d’essere beffeggiata,

dal timore d’essere ingiuriata.

O Maria SS., Madre degli umili, pregate per me.

O S. Giuseppe, protettore degli umili, pregate per me. (si ripete ogni volta).

O S. Michele Arc., che foste il primo ad abbattere l’orgoglio, pregate per me.

O Angeli e Santi tutti nostri Protettori, nemici d’avere a custodia delle religiose superbe, pregate per me.

O giusti tutti e voi sante vergini, martiri, vedove, penitenti e religiose tutte, santificate, specialmente per lo spirito di umiltà, pregate per me.

















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Orazione.

O Gesù, la cui prima lezione è stata questa:

Imparate da me che sono dolce ed umile di cuore, per amore del vostro divin Padre insegnateci a divenire umili di cuore come Voi. Così sia.

E adesso finirò: O Gesù Crocifisso infiammateci di amore per la S. Croce e per le tribolazioni, per farci un po’ simili a Voi.

O Cuore di Gesù, fateci umili e pieni di dolce carità.

O Gesù dolcissimo Sacramentato, Vi adoriamo, Vi amiamo, fateci vivere e morire d’amore di Voi. - E in Gesù e in Maria SS. benedico Lei e tutte le figlie sue.

Dev.mo servo


     Sac. Orione d. D. P.


P. S.: Domanderò al S. Padre che benedica Lei, Rev. Madre e tutte le figliuole.