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 +       Anime e Anime!

        Tortona, 3 giugno 1914


Ottima e Ven.da Madre Michel,


Ho mandato stamattina al Don Carlo Dondero per raccomandata, una lettera lunghissima scritta jeri. In essa gli ho vivamente raccomandato tante e tante cose, e anche di sostenere le Suore e Lei, e di considerarle come appartenenti al nostro Istituto, al quale effettivamente -  (gli ho scritto) - esse presto saranno riunite.

Ora mando a Lei tre lettere: una sempre per Dondero: una pel Parroco, ed una per Mgr. Arcivescovo. Un’altra per il giovane Carlo Germanò. Sono aperte tutte tre.

Ora vengo a raccomandare nel Signore quel mio caro figliuolo a Lei, Rev.da Madre: glielo raccomando quanto più so e posso nella carità del Cuore di Gesù.

Parlo del Sacerdote Dondero.

Me lo conforti e lo consigli e ajuti quanto più potrà.

Veda se potesse andarci presto a Mar de Hespanha.

Veda se può parlare con il più giovane dei tre: era cioè Carlo Germanò. Era un mio caro figlio, un orfano calabrese ora di 22 anni, certo Carlo Germanò, nostro Religioso e già coi Santi voti.

Dalle lettere di Dondero ancora non risulta a me che non ci sia più.

Ma, se non ci fosse più, Lei me lo vada a cercare -  (se appena Le è possibile) - egli faccia vedere questa mia lettera, e gli consegni quello che do a Lei per lui espressamente.

Egli ritornerà, certo, al suo Padre in Gesù Cristo.

Era un ottimo, pio e illibatissimo giovane: un religioso ubbidientissimo e di sacrificio.

Sono pronto a pagargli il viaggio di ritorno e piuttosto ritorni a Bra, dove era e dove faceva bene, e dava esempi di edificazione.

Sarei profondamente afflitto, se quell’anima si perdesse. E il deviare dalla vocazione, penso che (per chi fu evidentemente chiamato e già fece i voti, come lui) - sia in gravissimo pericolo di perdersi eternamente.
















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Non mi dilungo, per aver tempo di scrivere al Parroco di Mar de Hespanha almeno qualche parola.

Non so se potrò avere tempo a scrivere anche all’Arcivescovo di Marianna per dare a Lei la lettera.

Comunque, Gli scriverò e spedirò per posta, ed Ella voglia baciarGli per me il S. Anello, e assicurarlo che la Congregazione farà di tutto per inviare tosto buoni soggetti. E verrò anch’io al più presto. E di questo assicuri pure il Parroco.

Iddio La conforti della Sua benedizione più grande e più consolante.

Porti pure la mia benedizione a quelle Sue figliuole tutte, che sono al Brasile, e Le assicuri che farò Loro una visita entro l’anno, col divino ajuto.

Il Sac. Angelo De-Paoli, che mando, è veramente un buon Sacerdote che il quale sarà a tutti di grande aiuto e di conforto e di buon esempio: è pio e attivo e prudente.

Egli è di pietà distinta e molto divoto del Cuore di Gesù.

Tutto viene da Gesù, dal Suo Cuore SS., aperto quale fontana di grazie: noi dobbiamo attingervi le acque della vita e il conforto delle nostre tribolazioni e pene.

Chi abita nel Cuore di Gesù partecipa della pace, che é propria dello spirito di Dio - e ogni persecuzione e agitazione esterna non giungerà mai a turbare la pace, di cui vive e in cui riposa l’anima che si é fatta vera vittima del Cuore di Gesù, e che vive nel Cuore di Gesù.

Dica ai miei e alle Sue Suore che devono avere un cuore solo nella candidissima e santissima carità del Cuore di Gesù per aiutarsi e salvare anime e servire fedelmente la Chiesa e compiere la loro vocazione.

E che i cuori di tutti diventino una particella di quello di Cristo Signore Nostro.

Il Cuore di Gesù e di Maria SS. sia il nostro dolce ricovero. La benedico di nuovo, e prego Nostro Signore di accompagnarla, di custodirla, di confortarla e di farne una grande santa.

Dev.mo servitore in Gesù Cristo Crocifisso e Maria SS.


     Sac. Orione

     della Div. Provv.za