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        Sia lodato Gesù Cristo!

        Tortona, lì 21 / XI - 1916.


Molto Rev.da Madre Michel,


Ho ricevuto la Sua lettera. Dio é il nostro Padre misericordioso, e non opera che pel bene de’ Suoi figli.

Abbiamo fede in Lui che tutto vede e tutto dispone: in Lui “che afferma e suscita, che abbatte e che consola”, e che vuol essere il divino vero nostro conforto e ajuto.

Del resto, non tralasciamo mai dall’abbassarci e umiliarci, che non sarà mai troppo, dopo l’esempio di Gesù Cristo Signore Nostro.

Riconoscendo il nostro nulla, noi diamo gloria a Dio.

Non potrò discendere a Migliarino così presto.

Sarò ben lieto che Don Contardi possa avere il permesso di andare a Vezzano: - io, per me, gli do tutte le benedizioni.

Ai primi Dicembre vedrò a Roma il Segretario della Congregazione dei Religiosi e gli parlerò di Don De Paoli.

Vedrò anche Mgr. Capra, e gli parlerò in proposito.

Quanto alla Casa di Roma, Ella intanto prepari un buon personale, che io lavorerò quanto più potrò per loro.

Nostro Signore Le dia consolazione e grazia per Sé e per le Sue figlie.

Suo dev.mo Servo in Gesù C. e Maria SS.


     Sac. Orione Luigi d. D. P.






















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P. S. Stassera la Sua Suora malata che é a S. Bernardino, viene accolta in questo Ospedale, dove già abbiamo la Vittorina, e dove domani dovremo chiedere venga ammessa una di quelle venute da Bova, che va male. - Il medico dice che anche Ermelinda ha la pleurite, e, potendo questa viaggiare, domani la manderei in Alessandria, poiché troverei difficoltà grave a trattenerla colà, dove c’è umido assai, avendo la roggia stanotte inondata la casa. - E all’Ospedale non possono accettarne più, e non conviene.