V103T022 V103P036



+       Sia lodato Gesù Cristo!

        Roma, il 15 febbr. 1917.


Molto Rev.da Madre,


In risposta alla Sua lettera, mi limito a dirLe che sento di non avere né le qualità, né la dottrina e il discernimento richiesto per quanto Ella mi scrive, né il tempo.

Tuttavia, se si trattasse di fare cosa gradita a Sua Eccellenza Rev.ma Mgr. Vescovo di Alessandria, non sarei alieno purché mi si lasci un congruo periodo di tempo - di accettare quanto Vostra Reverenza vorrebbe, sempre che ci sia la nomina della Sacra Congregazione dei Religiosi, e da tutte le Sue Suore si preghi assai per me, che il Signore e la SS. Vergine mi assistano.

Non sarei affatto alieno dal recarmi anche al Brasile.

Badi però, Molto Rev.da Madre, di ricordare che io sono figlio di umili contadini, ed anch’io fui parecchi anni povero contadinello, e i contadini cercano di vangare profondo, quando vangano, e quando potano le piante o le viti piangono, potano ugualmente, senza lasciarsi impietosire, purché la pianta o la vite diano poi i frutti desiderati.

Lei preghi bene prima, e poi, se crede, ne parli pure a Sua Eccellenza Mgr. Vescovo; ma faccia tutto d’accordo con Mgr. Capra, e faccia vedere la presente.

Il Signore La conforti di ogni benedizione.

Di Vostra Sig.ria dev.mo Servitore in Gesù Cristo e Maria Santissima.


     Sac. Orione d. D. P.