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Anime e Anime!
Tortona, il 27 Aprile 1928.
M. Rev.da Madre,
La grazia e la pace di N. Signore Gesù Cristo siano sempre con noi!
1) Ritorno le due lettere inviatemi. Mi spiace d’essere stato severo con l’altra mia, ma Ella prenda tutto dalla mano del Signore: giornata senza patire, minestra senza sale.
2) È stato inviato qui da me, da parte, credo, di quella figlia, il Provinciale dei Minimi di Genova, che io già conoscevo; - egli venne a parlarmi a nome di essa; ho detto quanto dovevo e potevo dire, perché egli non si lasciasse trarre in inganno, e andò via troppo persuaso. Essa gli disse tutto.
3) Ho dato disposizioni perché non la lascino uscire. Ho detto che non le lascino mancare nulla, e le diano il più grande conforto morale.
Fu là l’altro jeri il Can.co D. Perduca, ma essa non volle palargli.
Se vuole fare bene, non le manca nulla; anch’io prego e fo pregare per essa.
Mi dicono che ha la stanza con molti profumi e cipria.
4) Capisco d’essere un po’ forte con le Suore, però, in punto di morte, mi pare che tutte mi benediranno: quelle che già sono morte, sono morte tutte benedicendomi.
5) Non dubito che la Madonna della Salve non Le voglia dare l’aiuto che Ella, Rev.da Madre, invoca: da parte mia e per quel pochissimo che posso, sono pronto, col divino aiuto.
Per
Dell’andamento di quella figlia, La terrò informata; se poi farà
bene, si potrà, dopo un buon periodo di tempo, anche farle passare
il mare, ma mai
più suora.
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Ella vada a Villa, é bene. Tolga di là quelle che possono costituire un pericolo.
Mi spiace tanto di quanto ha fatto Don Tricerri: é sempre lui! Dio gli dia ogni bene, e più serietà.
Sig.ra Madre, si faccia coraggio nel Signore! - Prego umilmente la Santa Madonna di confortarLa e benedirLa largamente, e con Lei tutte le Sue figlie spirituali.
Preghi per me!
Suo servitore in Gesù Cr. e Maria SS.
Sac. Luigi Orione
della Div. Provv.za