V103T095 V103P131
[Minuta]
Copia
Reggio Calabria, 26 Gennajo 1914
Caro Don Rolando,
Sono
stato assente, e trovai
la vostra lettera raccomandata la trovai qui al ritorno, ho
dovuto ripartire quasi subito e solo oggi mi è dato di rispondervi
che fu jeri
notte.
Io
Perché vedo che non potrò
ritornare in alta Italia
potrei parlarvi che a febbrajo
molto inoltrato o pure
a Marzo, ho pensato bene;
ho quindi pensato
di mandare
inviare a voi Don Sterpi, al quale scrivo oggi.
Egli
vi
ha sempre pensato oggi,
come ebbe sempre per voi ogni riguardo, così farà tutto con carità
e prudenza. A Lui potete dunque in
vece mia
come a me, vogliate aprire tutto l’animo vostro in
Domino,
con la più grande confidenza, essendo Sacerdote riservatissimo e di
mia piena e meritata fiducia.
Io intanto prego per voi come si fa per un fratello.
Quanto al baule vostro, voglio credere che da Cuneo a quest’ora ve lo avranno mandato, ma, diversamente, penserà Don Sterpi.
Egli
farà tutto con carità e prudenza e disporrà anche perché il baule
vi sia spedito, come desiderate, se pure a quest’ora non lo
avessero ancora mandato.
Il
Signore vi benedica e la sua grazia conforti la
vostra anima nel santo suo
le nostre anime a più amarlo in avvenire, a servirlo con maggiore
spirito di umiltà e di fede nella sua misericordia.
Vostro
aff.mo vostro
in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione
Caro D. Sterpi, dopo subito mi informate, e vedremo. Egli domanda ove andare: per ora prima desidero conoscere le vostre impressioni al riguardo
1) Converrà andarvi subito o presto
2) parlategli chiaro delle lettere falsificate (se credete)
3) Non vorrei tirare in casa o un matto o un cattivo arnese.