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Opera Nazionale di Patronato

"Regina Elena" - Roma     addì 11 agosto 1923



Al Signor Direttore Convitto Paterno - Tortona


 Oggetto: Orfano Cipriani Felice fu Francesco


 Il minore suindicato é entrato nel 20° anno, e una ulteriore condiscendenza da parte di questo Patronato non sarebbe scusabile in alcun modo.

Ripeto quindi, per la quarta volta, la domanda di informazioni sulla possibilità di dimetterlo, sia per consegnarlo ai parenti, sia perché provveda da sé a vivere.

Attendo risposta in via d’urgenza.


     La Presidente del Patronato

     Spalletti R.



[Nel retro del foglio Don Orione scrive quanto segue:]


L’Orfano Cipriani Felice ha fatto la IV Ginn.le, e fu posto a studiare per ragioni diverse, non esclusa la considerazione che non essendo [xxx] e anzi quasi sviluppato, per non dire rachitico, male avrebbe potuto applicarsi ad un’arte o mestiere.

È vero, egli ora ha vent’anni, ma, prima che raggiunga la maggiore età , ha tempo a dare la sua licenza Ginnasiale che gli darà modo di ottenere un impiego. Quindi riteniamo di dover far presente la convenzione che non venga tolto all’Orfano quest’altro anno di studio, tanto più che ora non é entrato che nel 20° anno e gli rimarrebbe di diritto ancora un anno.


















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I Il Soldato Militare non potrà farlo, perché non è affatto di statura, quindi gli rimarrebbe ancora di buono un anno.

Il motivo di non avere risposto è

II Mi valgo della circostanza per avvertire che l’unica sorella di lui scrive che lo Zio va loro appropriandosi quel po’ di roba dei minori.

L’Orfano ha scritto e riscritto allo Zio, ma da anni non gli risponde. - Vedano un po’ di indagare e provvedere, se del caso.

Nella fiducia che la proposta verrà presa in benevole considerazione.

Dev.mo